curiosità

Istat, in un decennio 'foresti' quadruplicati
1 minuto e 34 secondi di lettura
Nel 2065 i cittadini d'origine straniera in Liguria saranno 409.783, pari al 27% della popolazione residente in Regione. E' la previsione dell'Istat emersa dal primo rapporto sull'immigrazione in Liguria a cura del Centro Studi Medì. Fra mezzo secolo un ligure su tre sarà di origine straniera. All'inizio del 2013 i cittadini stranieri residenti in Liguria erano 119.946 (45% uomini e 55% donne), il 7,7% sulla popolazione residente, erano 35.950 nel 2001, sono quasi quadruplicati nell'arco di un decennio.

Sono stati decisivi per il riequilibrio demografico della popolazione ligure che continua a invecchiare. I 2.136 nuovi nati stranieri nel 2012 in regione rappresentano il 18,4% delle nascite avvenute in Liguria. La crisi economica ha comportato un ridimensionamento di flussi migratori in entrata in Liguria passati dalle 12 mila unità del 2010 alle 9 mila del 2012. La tendenza alla stabilità e al radicamento degli immigrati è evidenziata dalla quota di permessi di soggiorno di lungo periodo concessi pari al 56,3% del totale.

L'84% dell'immigrazione dall'Ucraina in Liguria nel 2011 è donna, il 75% dal Senegal è uomo. L'arrivo di stranieri in regione continua a essere caratterizzato da un forte sbilanciamento a favore della componente femminile o maschile di alcune nazionalità.

Tra i flussi migratori contraddistinti da una forte presenza femminile troviamo la Russia (82%), la Polonia (76%), la Moldavia (70%), le Filippine e la Repubblica Dominicana (61%), il Perù e la Romania (60%) e viceversa la percentuale di uomini è molto alta nei flussi dal Pakistan (74%), dal Bangladesh (71%), dall'Egitto (66%) e dalla Tunisia (61%).

Nell'arco del decennio 2001-2011 la maggior parte delle nazionalità ha registrato una progressione verso l'equilibrio di genere. Si sono mossi in senso contrario i flussi provenienti da Algeria, Bangladesh e Turchia caratterizzati da una forte componente maschile, e i flussi da Polonia, Bulgaria, Bolivia e Cile, dove l'elevata presenza di donne negli anni è diventata ancora più marcata.

Nel 2001 il 28% dell'immigrazione dall'India in Liguria era uomo, è salita al 47% nel 2011. Il 49% dell'immigrazione dalla Cina è donna. Il 53% dall'Albania è uomo.