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A Genova aumenti dell 200%, "le imprese non reggono più"
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Il Tavolo della Piccola Impresa genovese ha proposto ad Amiu di inserire all'interno del proprio collegio sindacale un rappresentante delle categorie e di introdurre un principio premiante nella Tari del tipo "chi ricicla di più paga meno".

Il presidente di Amiu Marco Castagna ha ribadito che "il tema della tariffazione puntuale è uno degli elementi a cui tende il nuovo piano industriale dell'azienda, anche se al momento è solo un auspicio. Mi sono impegnato con le associazioni dei consumatori e di categoria a rendere trasparenti i costi di Amiu. La raccolta dei rifiuti in una città come Genova ha delle particolarità per la conformazione della città. Stiamo facendo un'analisi puntuale delle componenti di costo che si generano all'interno dell'azienda".

L'assessore comunale all'Ambiente Valeria Garotta spiega che "con Amiu stiamo facendo tutto il possibile per riaprire la discarica di Scarpino il prima possibile.Tra poche settimane saranno istallati i nuovi depuratori mobili per incrementare la capacità di trattamento del percolato. Amiu ha lavorato per garantire la stabilità del sito. Per riaprire la discarica di Scarpino è necessaria un'Autorizzazione integrata ambientale,e credo che ci siamo vicini". Al momento la Regione Liguria ha siglato accordi con il Piemonte e la Lombardia per conferire i rifiuti di Genova, in corso una trattativa con l'Emilia Romagna.

Sulla Tari genovese nel 2015 rischia di pesare un nuovo 'macigno': la chiusura della discarica di Scarpino dall'autunno scorso a causa della mancata separazione secco/umido e di problemi di stabilità del sito, che obbliga Amiu a portare i rifiuti extra Regione con costi aggiuntivi. 

Per la portavoce del Tavolo della Piccola Impresa genovese Ilaria Mussini "le imprese genovesi hanno visto lievitare il carico tributario Tari a livelli ben oltre i limiti di sostenibilità economica, con incrementi di oltre il 200% in pochi anni, che le hanno costrette a ridimensionare le superfici di vendita o in casi estremi a chiudere".  Il 'tavolo' riunisce Ascom Confcommercio, Associazione Artigiani, Cna, Coldiretti e Confesercenti.