economia

Scognamillo (Fit Cisl) svela i risvolti del trasferimento ad Amburgo
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"Lupi, non ha capito la gravità della situazione". E' il duro attacco lanciato nei confronti del ministro delle Infrastrutture da Mauro Scognamillo della Fit Cisl a Primocanale. Costa Crociere, società del marchio statunitense Carnival, ha deciso di trasferire ad Amburgo quattro dipartimenti, che attualmente occupano 161 dipendenti a Genova.

"Un tema che putroppo non mi sembra sia stato affrontato è capire i risvolti delle 161 persone", ha dichiarato Scognamiglio. "Il problema non sono queste 161 persone, ma le attività che queste persone svolgono. Si tratta di attività che sono il cuore dell'azienda. Spostandole da Genova ad Amburgo, ci ritroveremmo con delle ricadute che non si fermeranno alle 161 persone".

Il gruppo Carnival e Costa Crociere sono impegnati in un riassetto generale della struttura a livello globale, dovuto alla volontà di Carnival di creare ad Amburgo un centro di eccellenza, il Carnival maritime, dove confluiranno professionalità di Costa e di Aida. Scognamillo spiega quali saranno le ripercussioni per Genova, la Liguria e l'Italia di questo spostamento su Amburgo. "Nel momento in cui l'ufficio tecnico acquisti verrà spostato ad Amburgo, non so se continueranno a fare gli acquisti presso le aziende italiane, genovesi e liguri. Com'è presumibile, sposteranno l'asset su Amburgo, su azienda tedesche".

Per Scognamillo il contraccolpo più forte si avrà in termini di professionalità italiane imbarcate. "La seconda ricaduta, quella veramente drammatica, riguarda l'ufficio armamento. Una volta che questo sarà spostato ad Amburgo con personale sempre tedesco, difficilmente potrà continuare a imbarcare ufficiali italiani. Oggi Costa imbarca circa il 90% di forza comando italiana. L'Accademnia del mare, una nostra struttura di eccellenza a Genova per la formazione degli allievi ufficiali, ha anch'essa una percentuale altissima di allievi che vengono imbarcati con Costa Crociere. Vorrei sapere se un domani gli allievi saranno sempre italiani o se saranno tedeschi. Sicuramente nell'arco di 4-6 anni avremmo una perdita di almeno due/tremila marittimi che imbarcano. E sono tutte posizioni di comando", ha detto l'esponente sindacale.

La Cisl prevede risvolti molto pensanti anche in termini occupazionali. "Per quanto riguarda l'indotto, abbiamo quantificato in alcune migliaia la perdita di posti di lavoro", ha concluso Scognamillo.