Un endorsement a favore di Luca Pastorino e, contestualmente, un siluro a Giorgio Pagano. Richiesto di esprimere la propria opinione su quanto sta avvenendo nella galassia a sinistra del Pd in Liguria, l’europarlamentare Sergio Cofferati, che ha lasciato il partito sbattendo la porta dopo le polemiche sulle primarie “inquinate” che hanno portato al successo Raffaella Paita, ha acconsentito di rompere il silenzio sulla questione.
Raggiunto da Primocanale attraverso l’agenzia Vista a Bruxelles, dove si trova per i suoi impegni in ambito Ue, Cofferati parte dalle indiscrezioni del Secolo XIX sulla e-mail mandata per errore da don Farinella anche a destinatari sbagliati con sferzanti giudizi su alcuni compagni di strada: “Pessimo modo di comportarsi, notizie che mettono tristezza per la mancanza di rispetto verso gli altri interlocutori politici”.
Poi la valutazione sul candidato: “Io credo che a questo punto il raggruppamento che va dalla rete a sinistra, alle associazioni, ai movimenti, ai dissidenti del Pd, per arrivare alla società civile dovrebbe fare un passo. Se candideranno Luca Pastorino, Luca avrà il mio sostegno. E’ un giovane, con grande passione politica e con indubbie capacità. Se la soluzione sarà questa avrà anche un valore nazionale, perché costruisce una convergenza che può valere nelle politiche nazionali”.
Già questa presa di posizione impallina l’opzione Pagano, messa in campo dall’Altra sinistra e che tuttora sta procedendo, ma il siluro vero e proprio arriva in chiusura di dichiarazione. Dice Cofferati: “Il resto è solo una conferma di una sinistra che non ha un’anima di governo, che mostra solo un profilo conservatore e non certo destinato a stimolare aggregazioni. Bisogna rapidamente decidere e soprattutto pensare al domani, la candidatura di Luca Pastorino avrebbe anche questo valore aggiunto, questa concreta possibilità di stimolare a Genova e in Liguria un quadro diverso da quello che si è fin qui visto”.
Le parole di Cofferati, ovviamente, per la portata e il ruolo del personaggio, sono destinate ad avere un grande impatto. E confermano il dissenso di fondo, al di là dell’incidente diplomatico via e-mail, con Pagano. Il quale, sempre dai microfoni di Primocanale, intervistato durante la trasmissione Puntodirettore, ha osservato: “La differenza è che io mi muovo seguendo una logica regionale, mentre il versante di Sel e dei civatiani (del quale fa parte Pastorino ndr) vuol cogliere l’occasione per fare di Genova e della Liguria un laboratorio politico nazionale. Visione rispettabilissima, ma proprio questo è il punto sul quale devo tentare una difficile mediazione”. Più che difficile, a questo punto, ascoltate le parole di Cofferati, sembra una vera “mission impossible”.
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Cofferati lancia Pastorino e silura Pagano: "Pronto a sostenere Luca"
Regionali, grandi manovre a sinistra del Pd
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