Due alti dirigenti di Duferco, società siderurgica con sede a Lugano, sono stati arrestati a Bruxelles. Si tratta dell'amministratore delegato Antonio Gozzi e del suo collaboratore Massimo Croci. A darne notizia è stato lo stesso gruppo Duferco, che in un comunicato sostiene di aver appreso con stupore dell'arresto dei suoi due dirigenti.
Nella nota Duferco "apprende con stupore che Antonio Gozzi, dirigente del gruppo, e Massimo Croci sono stati arrestati a Bruxellesdal giudice d'istruzione nell'ambito dell'affare Kubla per supposti fatti di corruzione nella Repubblica democratica del Congo. Duferco deplora questa privazione della libertà, tanto più che Gozzi e Croci si sono recati dall'Italia a Bruxelles per rispondere all'invito del giudice d'istruzione".
Per Duferco "questa maniera di procedere non si può che interpretare come un mezzo di pressione inammissibile". "Duferco - conclude la nota - rispetta un codice etico restrittivo sin dalla sua fondazione e sottolinea pubblicamente che sia Gozzi sia Croci godono oggi più che mai della totale fiducia del gruppo e dei suoi azionisti".
LA FAMIGLIA - "Mio marito è una persona di assoluto rigore morale e di certo questo emergerà presto e con chiarezza. Tutti quelli che lo conoscono non avranno dubbi su quanto sto dicendo". Lo ha detto all'Ansa Sabina Croce, moglie di Antonio Gozzi. "La nostra famiglia è unita nella convinzione che tutto si risolverà in tempi brevi - ha detto la Croce -, e tutti noi ci stringiamo a lui". La famiglia ha confermato a Primocanale che Gozzi è stato comunque scarcerato dopo poche ore. Per il momento non si hanno certezze sulla data del possibile rientro in Italia del presidente di Federacciai e Virtus Entella.
FERMATO O ARRESTATO - "Il professor Gozzi è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e non arrestato. Fermo che secondo il codice belga può durare al massimo 5 giorni. Comunque la chambre d'accusation si riunirà venerdì". Lo ha detto l'avvocato di Antonio Gozzi, Ettore Chiti. Contraria la risposta del portavoce della procura federale Jean-Pascal Thoreau all'Ansa. I dirigenti di Duferco "Antonio Gozzi e Massimo Croci sono stati arrestati con l'accusa di corruzione come autori o co-autori". Per la legge belga il fermo dura 24 ore. Per trattenere una persona più a lungo serve il provvedimento di arresto, che ha cinque giorni di validità. Nei cinque giorni il giudice istruttore può disporre il rilascio, altrimenti nei cinque giorni, decide la Camera di consiglio. L'arresto può essere prolungato per un mese.
L'ACCUSA - La giustizia belga li sospetta di aver corrotto degli ufficiali nella Repubblica democratica del Congo al fine di ottenere degli appalti. La società con sede a Lugano, conferma Ticinonews.ch, afferma che Gozzi e Croci si erano espressamente recati a Bruxelles per rispondere all'invito del giudice d'istruzione a testimoniare nell'ambito di un'inchiesta su un caso di corruzione, per la quale è già stato arrestato il sindaco di Waterloo, Serge Kubla, lo scorso 24 febbraio. L'arresto è stato disposto dal giudice istruttore Michel Claise di Bruxelles. "La camera di consiglio deciderà entro cinque giorni, come previsto dalla legge belga, in merito alla convalida o alla revoca dell'arresto" dei dirigenti di Duferco Antonio Gozzi e Massimo Croci, arrestati a Bruxelles, con l'accusa di corruzione, così il portavoce della procura federale Daniel Bernard.
OGGETTO DELL'INCHIESTA - Un milione di euro circa, in varie tranche, per convincere ufficiali ed esponenti del governo congolese a rilasciare le licenze per il gioco d'azzardo, e quindi far entrare alcune società nel business del gioco del Paese. E' il nocciolo dell'inchiesta conosciuta in Belgio come 'affaire Kubla' (dal nome dell'ex ministro dell'Economia della Vallonia Serge Kubla) nell'ambito del quale ieri sera sono stati arrestati l'amministratore delegato di Duferco Antonio Gozzi ed un dirigente dello stesso Gruppo Massimo Croci con l'accusa di corruzione come autori o co-autori.
Kubla (già arrestato per 48 ore a febbraio) è accusato dalla giustizia belga di aver fatto da intermediario. Una parte dei soldi sarebbe stata consegnata alla moglie dell'ex premier congolese Adolphe Muzito, quando si trovava in viaggio a Bruxelles. Non è escluso che nel corso degli interrogatori di oggi Gozzi e Croci possano trovarsi ad avere un confronto diretto con l'ex ministro della Vallonia. I fatti vengono fatti risalire soprattutto al 2011.
Duferco, oggi controllata dalla cinese Hebei Iron and Steel Group, aveva già negato a fine febbraio di essere implicata nel caso di corruzione in Congo per il quale i suoi due dirigenti sono stati chiamati a testimoniare. E per il quale sono finiti in manette.
NUOVI INTERROGATORI - "Durante tutta la giornata di oggi (17 marzo, ndr) ci saranno interrogatori e accertamenti che per chiarire le posizioni" dei dirigenti Duferco Antonio Gozzi e Massimo Croci, che attualmente "si trovano in prigione a Bruxelles e saranno ascoltati a Palazzo di giustizia o in altri locali della polizia giudiziaria", così il portavoce della procura federale belga Daniel Bernard.
LA DIFESA - Antonio Gozzi e Massimo Croci dichiarano la loro ''la loro totale estraneità ai fatti'' contestati dai magistrati. ''Non sono mai stati in vita loro in Congo, né hanno mai conosciuto politici o funzionari pubblici congolesi o altre persone di quel Paese capaci di aver peso o influenza nell'emanazione di atti amministrativi".
CHI E' ANTONIO GOZZI - Laureato in economia, è un imprenditore poliedrico. Insegna all’Università di Genova “bulk shipping”, ossia lo studio del trasporto marittimo di merci solide e liquide alla rinfusa, ed è presidente di Duferco Italia Holding e responsabile delle attività industriali europee del gruppo Duferco, leader mondiale nella produzione e nel commercio d’acciaio.
Il suo gruppo dal 1979 è presente in più di 40 nazioni, impiega circa 8.500 persone e fattura almeno 10 miliardi di dollari all'anno. Di recente Duferco Italia Holding ha annunciato un maxi investimento in Arabia di 400 milioni di euro per la produzione di tubi in acciaio senza saldatura per il settore petrolifero e del gas. Quello di Gozzi sarà il più grande investimento italiano in Arabia mai realizzato.
FEDERACCIAI E ILVA - Dal 2012 Gozzi è presidente di Federacciai. Nella vicenda Ilva si è schierato con la famiglia Riva contro l’operato della Magistratura. Gozzi parlò, infatti, di “provvedimenti abnormi” riferendosi all’attività dei giudici, fino a definire “esproprio proletario da brividi” l’imposizione dei sigilli durante le indagini preliminari. Di recente è intervenuto anche sulla gestione della politica in Liguria dell'ultimo ventennio: "Il fatto che una regione economicamente in declino, nonostante le grandissime potenzialità, continui a decadere non dipende dal destino cinico e baro, ma dal fatto che esistono scelte e 'non scelte', ma anche responsabilità"
I TIFOSI DELL'ENTELLA - "Presidente, ti aspettiamo a Chiavari per la partita col Catania sabato, al 'Comunale' di Chiavari". Con un comunicato firmato da direttore generale Matteazzi, l'Entella Calcio confida "in un rapido accertamento della verità da parte della giustizia belga". "Il nostro presidente Antonio Gozzi - prosegue la nota - si è presentato spontaneamente in Belgio per essere ascoltato dal giudice istruttore Claise in merito al caso Kubla, un'indagine riguardante un'ipotesi di corruzione di un funzionario in Congo, paese nel quale il presidente Gozzi, insieme a alcuni soci, ha compiuto interventi di natura finanziaria. In attesa di dimostrare la sua inequivocabile e totale estraneità alla vicenda - conclude la nota -, è stato trattenuto a Bruxelles per completare la ricostruzione dei fatti".
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Gozzi e Croci arrestati a Bruxelles: "Mazzette per un milione su appalti in Congo"
In manette i due dirigenti della Duferco
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