cronaca

L'intervento
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Gentile direttore, leggo in queste ore molte notizie che creano sconforto e rabbia. Sembra proprio che in questo Paese l'unico vero punto di riferimento sia la magistratura. Piano piano - dallo scandalo delle spese pazze alle primarie taroccate del Pd, all’arresto di Ercole Incalza e al possibile coinvolgimento nell'inchiesta del Ministro Lupi - la magistratura sta cercando di svolgere il suo compito e dare ai cittadini l'idea che il crimine non paga e che prima o poi il malaffare viene punito.

In tutto questo contesto mi ha fatto piacere che in un’altra triste vicenda per la Liguria - senza entrare nel merito del caso Carige e dei molteplici soggetti coinvolti - che l'ex procuratore capo di Genova, il dottor Francesco Lalla, avesse rassegnato le dimissioni da Difensore Civico, essendo toccato da accuse gravi (sebbene al momento non sia indagato) che vuole poter affrontare libero da impegni istituzionali.

Il fatto che proprio ieri sia stato confermato all’unanimità dal Consiglio Regionale della Liguria, quello inquisito al 70% per le spese pazze, dovrebbe essere un motivo in più per l'ex procuratore di confermare le sue dimissioni. Un gesto così nobile come le dimissioni, quello che un Ministro come Maurizio Lupi non vuole compiere,  non può essere affidato al giudizio di quel “genere” di consiglieri, degli inquisiti, soprattutto se riguarda un ex Pm nel ruolo di Difensore Civico. Mi auguro sinceramente che il dottor Lalla confermi le sue dimissioni e l’indisponibilità a ricoprire quel ruolo.