
"Di comune accordo con i dirigenti accompagnatori abbiamo deciso di non scendere dalla nave, perchè non eravamo tranquilli" - dice a Primocanale - "mai avremmo pensato a una cosa del genere, ovviamente, ma ci sembrava un po' una zona a rischio e siamo rimasti a bordo, anche se sul momento ovviamente i ragazzi non l'hanno presa molto bene".
Ora, però, ringraziano la decisione, impopolare ma provvidenziale. "Li ho sentiti via sms, tramite gli insegnanti" - dice Pastorino - "ieri sera erano sulla nave a cenare tutti insieme. Poi ho ascoltato l'intervista del ragazzo di quinta che è stata trasmessa da Primocanale. aspetto con ansia che ritornino."
Allievi di una scuola incentrata sul mondo della nautica, per i ragazzi del San Giorgio i viaggi in nave sono una tradizione. "Sì, è una nostra consuetudine, è uno dei viaggi d'istruzione più agognati dai nostri studenti: non vedono l'ora di arrivare in quinta per fare la crociera" - conferma la preside. Ma per i prossimi anni i percorsi abituali di questo viaggio potrebebro essere rivisti. "Penso non torneremo a Tunisi, sapevamo già tra l'altro che in caso di pericolo le rotte avrebbero potuto subire modifiche; quest'esperienza ci ha fatto riflettere, ma sicuramente porteremo avanti questa tradizione".
E nel frattempo anche Costa Crociere e MSC hanno deciso di sopprimere i prossimi scali delle rispettive navi in Tunisia, sostituendoli con altri in via di definizione. Non è la prima volta che succede, sempre per motivi di sicurezza antiterrorismo: per un periodo, dopo gli attentati di Luxor, erano stati cancellati anche gli itinerari nel Mar Rosso con scali in Egitto.
IL COMMENTO
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