cronaca

1 minuto e 23 secondi di lettura
Oggi il premier assumerà l'interim del Ministero delle Infrastrutture, in attesa di scegliere il nuovo ministro. Fra i nomi in lizza Graziano Del Rio e Deborah Serracchiani. Ncd per bocca del ministro Lorenzin chiede un ministero dello stesso peso di quello lasciato da Lupi.

Intanto Renzi passa al contrattacco dopo le critiche di D'Alema. "Compiamo le nostre scelte pensando ai nostri connazionali, non alle correnti, agli spifferi o alle polemiche interne", afferma il premier che di prima mattina affida ai 'social' il suo commento alla 'sferzata' di Massimo D'Alema.

L'argomento è lo stesso di sempre e ampiamente sottolineato già da ieri dai renziani. "Un anno e mezzo fa, prima gli iscritti e poi milioni di elettori con le primarie ci hanno affidato la guida del Pd. Ci hanno chiesto di rimettere in moto l'Italia, realizzando finalmente le riforme che attendevano da troppi anni. Gli italiani con il voto alle europee hanno sostenuto questo percorso con una percentuale che non si vedeva in Italia dal '58", attacca Renzi.

Anche il vicesegretario del partito, Lorenzo Guarini, replica all'ex premier smontando la teoria del calo del numero degli iscritti: "Solo per precisione segnalo a chi spara cifre a caso che gli iscritti al Pd sono oltre 390 mila, veri". A 'difendere' l'affondo di D'Alema resta uno dei 'pasdaran' della sinistra del partito come Alfredo D'Attorre che bolla come "eccessive" le reazioni dei renziani, e come "fuoriluogo" gli insulti e avverte: "Il nostro obiettivo è vincere il prossimo congresso e tornare a guidare il Pd. D'altronde i congressi si fanno per vincerli e non per partecipare".