
I fatti risalgono al 30 settembre scorso, quando il direttore della testata Fabrizio Tenerelli e il redattore Mario Guglielmi vengono posti di fronte a un aut-aut: rinunciare al proprio contratto per restare collaboratori o essere licenziati. I due giornalisti chiedono soluzioni alternative, ma alla fine la società non accetta ed entrambi vengono lasciati a casa.
Il contratto da collaboratore, secondo i due giornalisti, conteneva una clausola che prevedeva il versamento di una quota dello stipendio a saldo di un patto di non concorrenza, a fronte del quale Tenerelli e Guglielmi si impegnavano, un domani che fossero stati lasciati a casa, a non fare concorrenza al giornale. Una soluzione che collideva con il preteso cambiamento contrattuale imposto per via di ristrettezze economiche.
I due giornalisti sono stati difesi dall'avvocato Pier Paolo Guglielmi, di Ventimiglia; Riviera24 è comparsa in giudizio difesa dallo studio Biolè di Genova e dagli avvocati Andrea Artioli ed Enza Dedali, di Sanremo. Assistenza ai due giornalisti è stata prestata anche dall'Associazione Ligure dei Giornalisti.
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