cronaca

Rapine di smartphone sul bus
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Terrorizzavano gli studenti all' uscita da scuola o alla fermata del bus rapinandoli del telefonino o dello smartphone. Era un gang di studenti bulli minorenni quella sgominata dagli agenti del commissariato Foce e Sturla al termine di una inchiesta partita dalle denunce dei genitori dei ragazzini depredati.

Nei guai sono finiti sei ragazzini tra i 15 e 17 anni che dovranno rispondere di reati che vanno dalla rapina, al riciclaggio, al furto. Tra questi c'è anche un sudamericano di 17 anni, legato in precedenza alla baby gang dei "Los Toros" (una banda interetnica di ragazzini che aggredita e rapinava coetanei nel centro storico di Genova), che aveva il ruolo di piazzare gli oggetti razziati in particolare Apple o Samsung.

Nell'inchiesta sono finite anche altre otto persone (cinque maggiorenni e tre minorenni) che hanno acquistato dalla "gang" i telefonini e sono stati segnalati alla Procura per il reato di incauto acquisto o ricettazione.

Gli studenti bulli si tenevano in contatto tra di loro attraverso i social network ed avevano trasformato una fermata dell'autobus della linea 17, quella in cui colpivano con maggiore frequenza, in una sorta di area "incubo" per gli altri studenti.

"Tra di noi - ha racconto una delle vittime - ci mettevamo in guardia a non passare da quella pensilina perché avevamo paura di essere rapinati dai bulli". La polizia imputa loro almeno tre colpi accertati ma il numero delle denunce con questa tipologia d'azione supera abbondantemente la ventina.