cronaca

Dopo la condanna per le molestie a una coppia
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"Quello dello 'stalking condominiale' è un fenomeno sempre più diffuso". Così Pierluigi D'Angelo, presidente di ANACI Genova, l'associazione degli amministratori condominiali, commentando la sentenza con la quale due persone, madre e figlio, sono state condannate perché per 4 anni avevano vessato i vicini di casa, a Ronco Scrivia.

Una sentenza "storica", su una vicenda che secondo D'Angelo è solo la punta dell'iceberg: "E' un atteggiamento molto diffuso. Tutti i giorni assistiamo a vicende di questo tipo. Per un fatto così grave forse sarebbe servita una condanna più forte, che fosse anche d'esempio".

Le forme di molestie più diffuse, spiega il presidente ANACI, sono la musica a tutto volume, camminare con gli zoccoli, fare rumore di notte. "Tutti modi per creare uno stato di sudditanza psicologica nel vicino". Molestie che spesso nascono da dissidi per motivi economici e sulla gestione del condominio, ma per D'Angelo il vero problema è psicologico: "La spinta di fondo è quella di prevalere sul vicino di casa, le vere motivazioni non sono concrete, anche perché questi comportamenti non fanno che rendere più difficile qualunque accordo".

Cosa può fare l'amministratore di condominio? "Può fare poco, può intervenire solo se ci sono violazioni del regolamento di condominio. Se così non è può tentare una mediazione, ma solitamente questo serve a poco. Poi dipende da come reagisce la controparte. Bisogna augurarsi che non capiti, sono sempre vicende difficili da risolvere".