cronaca

3 arresti, 95 indagati e sequestri per 10 milioni di euro
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Un traffico illecito di rifiuti è stato scoperto dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico. Due arresti domiciliari e un obbligo di firma sono stati disposti dal Tribunale di Torino, che ha anche emesso 11 divieti temporanei di esercitare attività imprenditoriali. Sequestrati beni per circa 10 milioni di euro. L'accusa è che gli scarti di lavori pubblici nel settore stradale e ferroviario, provenienti da Genovese, Torinese e basso Piemonte, finissero in cave e impianti dell'Alessandrino.

L'indagine è iniziata nel 2011. Nel corso dell'operazione sono stati posti sotto sequestro preventivo parte dell'impianto Sap srl di Spinetta Marengo di Alessandria; l'impianto Busi Ugo, sempre di Alessandria, frazione Castelceriolo; il laboratorio analisi Biogest srl, a Novi Ligure; l'idrotecnica cava ex Vidori sita in Tortona, strada Cabannoni; l'idrotecnica centro di recupero di Tortona, in strada Vecchia per Sale; cava Viscarda, a Sale, automezzi e semirimorchi. L'illecito volume d'affari perseguito risulta di 2 milioni di euro. Il danno erariale relativo all'omesso pagamento del tributo di discarica è valutato in un milione. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati sottoposti ai domiciliari presso le rispettive abitazioni, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Accertamenti sono tuttora in corso relativamente al presunto danno alle matrici ambientali.

In totale sono 95 gli indagati dalla direzione distrettuale antimafia della procura di Torino. L'operazione dei carabinieri del Noe, coordinata dal pm Enrico Arnaldi di Balme, ha comportato anche il sequestro di una decina di cave della zona. Nell'inchiesta non sarebbero emersi collegamenti con le grandi organizzazioni di criminalità