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Durissimo scontro tra il segretario Michelucci e Forcieri
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Il PD spezzino ha vissuto una delle pagine più buie della sua storia, nella riunione che doveva servire per analizzare il voto delle regionali e la bruciante sconfitta.

Il segretario provinciale Yuri Michelucci è stato fermato da alcuni compagni quando si stava avvicinando al Presidente del Porto, e storico esponente del PD, Lorenzo Forcieri, con intenzioni che sembravano tutt’altro che pacifiche.

Un membro della direzione presente alla riunione ha raccontato che “Michelucci era ormai muso contro muso, sembrava volesse colpire Forcieri, ma è stato placato dal compagno Giovanni Destri”. Vale ricordarlo i tre protagonisti della vicenda sono tutti sarzanesi. Una volta la sezione di Sarzana era la più unita di tutta la Liguria.

Tra i due erano già volate parole grosse. Nei mesi scorsi Forcieri aveva attaccato Michelucci per il modo in cui erano stati selezionati i candidati della lista provinciale, e in altre occasioni aveva criticato la gestione del partito spezzino. Ma il motivo che ha scatenato il fallo di reazione di Michelucci in direzione è stato in particolare uno: i paitiani chiedevano di approvare un documento nel quale si dava mandato a Michelucci di ricomporre le fila del partito, individuando il percorso politico per mettere a punto la pacificazione.

Forcieri ha fatto notare che Michelucci, che è riuscito a farsi eleggere in Consiglio (“Il tuo obiettivo lo hai raggiunto” gli avrebbe detto sarcasticamente), da statuto dovrebbe lasciare l’incarico di segretario. Per questo secondo Forcieri non avrebbe senso affidare a Michelucci questo compito. Inoltre la direzione non si è conclusa, essendo aggiornata a venerdì prossimo, per gli ultimi interventi. Altri esponenti del partito hanno chiesto di non votare nulla prima della chiusura della discussione.

Da qui il fallo di reazione e momenti di altissima tensione in casa PD. Lo scontro Forcieri-Michelucci è arrivato dopo gli interventi dei maggiori esponenti del partito. A cominciare da Raffaella Paita che ha mandato messaggi non troppo velati contro Andrea Orlando, accusandolo di aver puntato troppo sul recupero dei voti a sinistra, dopo le primarie, con la conseguenza di far perdere voti moderati a favore di Toti.

Parole dure nei confronti del partito anche da parte di Massimo Federici. Con la maggior parte dei paitiani che hanno ancora sottolineato come, a loro avviso, la principale ragione della sconfitta, sia legata alla spaccatura che ha portato alla candidatura di Pastorino.

E’ stato ancora una volta Lorenzo Forcieri a prendere le distanze da questa posizione ribadendo una posizione assunta già nell’immediato dopo elezioni: “Quando si perde non succede perché gli altri sono cattivi o perché i cittadini non hanno capito, ma perché si è sbagliato qualcosa. Il Pd oggi raccoglie un risultato che è sicuramente il peggiore della sua storia. Ora non bisogna lasciarsi prendere dallo scoramento, ma nemmeno scaricare su fattori esterni responsabilità che sono solamente nostre".