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Marcia indietro sul tema degli immigrati
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Marcia indietro dell'Ungheria sul tema degli immigrati. Il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, in un incontro con la stampa in cui non erano ammesse domande, ha affermato testualmente che "l'Ungheria non sospendera' l'applicazione di alcuna norma comunitaria". Ieri il Governo magiaro aveva annunciato unilateralmente la sospensione della Convenzione di Dublino.

La decisione del Governo ungherese di non sospendere alcuna norma comunitaria e' stata anche comunicata ufficialmente dal ministro degli Esteri Szijjarto al Governo austriaco.

Oggi il Governo austriaco aveva convocato l'ambasciatore ungherese per chiedere spiegazioni ufficiali. L'Austria aveva anche chiesto alla Commissione Ue di verificare se l'annunciata decisione ungherese di ieri avesse potuto costituire una violazione dei Trattati Ue.
 

Secondo quanto riferisce una fonte del Consiglio europeo, misure unilaterali come quella decisa dall'Ungheria, innalzare un muro per impedire l'accesso dei migranti provenienti da Est, "non sono la soluzione al problema dell'immigrazione in Europa": per questo motivo domani sera i leader saranno particolarmente motivati ad approvare una risposta europea "complessiva ed efficace" alla questione.

In particolare, secondo la fonte, il presidente del Consiglio Donald Tusk tiene molto al fatto che passi "un approccio piu' equilibrato dal punto di vista geografico" visto che nei primi mesi dell'anno "ci sono state molte piu' richieste d'asilo in Ungheria che in Italia".

"Il tema e' molto importante e nessuno si illude che domani sara' trovata la soluzione complessiva: sara' solo l'inizio di un processo che vedra' il Consiglio impegnato per anni".