cronaca

La difesa ha sollevato la questione su utilizzazione intercettazioni
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E' iniziato ma è stato rinviato al 22 luglio il processo a quattro ex esponenti dell'Idv imputati nell'ambito dell'inchiesta sulle spese pazze che sarebbero state effettuate con i soldi destinati all'attività istituzionale del gruppo nel consiglio regionale ligure.

La difesa oggi ha sollevato la questione dell'utilizzazione delle intercettazioni e il giudice si è riservato di decidere. Gli imputati sono Nicolò Scialfa, ex vicepresidente del Consiglio regionale, Marilyn Fusco ex consigliere regionale, l'ex deputato Giovanni Paladini e l'ex tesoriere del gruppo Giorgio De Lucchi.

Fusco e Paladini sono accusati di peculato, Scialfa per una serie di ipotesi di peculato e per due falsi relativi ai verbali con cui era stato dato atto che i consiglieri del gruppo si erano riuniti e approvato il rendiconto del 2010 e del 2011.

De Lucchi, in concorso con Scialfa, è accusato di peculato e, in alternativa, solo De Lucchi di appropriazione indebita e di un falso in concorso con Scialfa per un verbale del 2011. L'inchiesta riguarda le spese degli ex Idv compiute dal maggio 2010 al dicembre 2012. Secondo l'accusa i quattro avrebbero usato fondi pubblici per acquisti personali come slip, cibo per gatti, vino francese, viaggi, capi d'abbigliamento.

Nell'aprile scorso gli ex consiglieri regionali dell'Idv, Maruska Piredda e Stefano Quaini erano stati condannati con rito abbreviato rispettivamente a 2 anni e 8 mesi e a 2 anni e 4 mesi.