
Si sentono abbandonati dalle istituzioni che adesso chiedono i danni per il rifacimento del muro in cemento che poggia le fondamenta sul corso d'acqua. I residenti sono esasperati: "Abbiamo ricevuto un piccolo contributo dalla Regione per il disagio subito. A parte questo, siamo sette famiglie accampate da parenti e amici in una situazione che non è più tollerabile. Speriamo soltanto che i lavori inizino al più presto, la stagione delle piogge è dietro l'angolo e noi siamo allo stesso punto dello scorso novembre. Una vergogna italiana".
IL COMMENTO
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