
"Siamo in un Paese civile e democratico quindi pensiamo sia lecito chiedere che ogni opinione, espressa in maniera democratica, debba essere tutelata e rispettata. Pertanto pensiamo sarebbe opportuno, nelle modalità migliori e nel pieno rispetto dell'ordine pubblico, consentire a chi, come il sindacato di Polizia Coisp, dissente in merito all'intitolazione della piazza in memoria di Carlo Giuliani, di poter effettuare una libera e democratica raccolta firme".
Lo affermano Matteo Rosso, consigliere regionale di Fratelli d'Italia, e Stefano Balleari, vicepresidente del consiglio comunale di Genova, chiedendo che possa essere rivista la decisione di non consentire al Coisp la raccolta firme contro l'intitolazione a Carlo Giuliani.
"Mi pare che i toni tenuti dal sindacato - dice Balleari - siano stati pacati e per nulla provocatori. Il punto di vista del Coisp vale tanto quanto quello dei sostenitori delle ragioni dell'intitolazione a Giuliani. Pensiamo che ogni opinione vada rispettata e vengano superati gli ostacoli di natura meramente ideologica.
Ricordo, inoltre, che per intitolare una piazza o una via la condizione di base è che la persona, oggetto dell'intitolazione, abbia requisiti precisi inerenti al lustro che ha dato alla nostra città e al nostro Paese. Dare la parola ai cittadini per esprimersi sull' intitolazione o meno della piazza a Giuliani è un passaggio democratico che non ci pare offenda nessuno e che in un Paese democratico non dovrebbe generare alcun rischio di ordine pubblico".
Lo affermano Matteo Rosso, consigliere regionale di Fratelli d'Italia, e Stefano Balleari, vicepresidente del consiglio comunale di Genova, chiedendo che possa essere rivista la decisione di non consentire al Coisp la raccolta firme contro l'intitolazione a Carlo Giuliani.
"Mi pare che i toni tenuti dal sindacato - dice Balleari - siano stati pacati e per nulla provocatori. Il punto di vista del Coisp vale tanto quanto quello dei sostenitori delle ragioni dell'intitolazione a Giuliani. Pensiamo che ogni opinione vada rispettata e vengano superati gli ostacoli di natura meramente ideologica.
Ricordo, inoltre, che per intitolare una piazza o una via la condizione di base è che la persona, oggetto dell'intitolazione, abbia requisiti precisi inerenti al lustro che ha dato alla nostra città e al nostro Paese. Dare la parola ai cittadini per esprimersi sull' intitolazione o meno della piazza a Giuliani è un passaggio democratico che non ci pare offenda nessuno e che in un Paese democratico non dovrebbe generare alcun rischio di ordine pubblico".
IL COMMENTO
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