cronaca

Per la mancata emanazione dell'allerta meteo
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Si sono chiuse le indagini per l'alluvione dell'ottobre 2014 a Genova che provocò la morte dell'ex infermiere Antonio Campanella, travolto dalla piena del Bisagno.

I pm Patrizia Ciccarese e Gabriella Dotto hanno notificato in queste ore l'avviso a Raffaella Paita, ex candidata del Pd alla presidenza della Regione ed ex assessore alla protezione civile, e a Gabriella Minervini, ex dirigente della Protezione civile.

Sono accusate di omicidio colposo per la morte dell'ex infermiere Antonio Campanella, e disastro colposo in relazione alla mancata emanazione dell'allerta meteo. Le accuse a carico di altri tecnici sono decadute. Circa 500 persone hanno chiesto di essere ammesse come parti offese nell’eventuale processo per l’alluvione dell’ottobre 2014.

Secondo i pm che hanno indagato Raffaella Paita e Gabriella Minervini, le due avrebbero omesso di dare l'allerta nonostante avessero già dal giorno prima dell'evento tutte le informazioni e le previsioni meteo per dare avvio a tutte le procedure previste per l'allerta. La piena del Bisagno che uccise Campanella, avvenne alle 23.05 del 9 dicono i pm.

Dopo le informazioni rassicuranti di Arpal che portarono anche i funzionari della Protezione ad andare a casa alle 18, le condizioni meteo peggiorarono intorno alle 20 e alle 22.20 Arpal emise un altro bollettino: "Dopo indebolimento, perturbazione riprende forte vigore: a rischio Polcevera, Bisagno, Trebbia e Scrivia". Da quel momento all'esondazione, secondo gli inquirenti si poteva fare qualcosa, ma non venne fatto.