Per usare una metafora alpina, quali sono le sue prime tre vette da scalare in regione?
"La più alta deve riguardare la portualità ligure - spiega Rixi - Non è possibile accettare riforme fatte dal governo senza prendere visione della realtà. Quando si parla di riforma portuale, la nostra regione deve poter contare e dire la propria. Anche perchè Genova serza il porto è una città morta".
Quale riforma vede per i porti liguri?
"Vedo una riforma come quella che avviene in altri Paesi, in cui si individuano un paio di gate internazionali, in questo caso l'alto Tirreno e l'alto Adriatico, e su quello il governo investe e cerca di dare benefici alle infrastrutture. Una di queste è lo spostamento a mare della diga foranea. Quando si va in montagna si fanno scelte. In politica spesso le scelte non si fanno. Questo è il vero problema".
Prossimo nodo da sciogliere, la scelta del presidente dell'Autorità Portuale.
"Al momento no, anche perchè l'attuale riforma addirittura disasserebbe la politica portuale ligure dividendo la portualità ligure"
Seconda vetta?
"Portare azienda e lavoro in questa terra. Noi abbiamo un entroterra bellissimo e dimenticato. La Liguria fa parte dell'arco alpino, eppure nella scorsa legislatura la regione non ha mai aderito a progetti europei sulla macroregione alpina che avrebbe permesso di fissare dei punti condivisi sulla rete escursionistica, sull'entroterra, sul dissesto idrogeologico".
"La macroregione - prosegue Rixi - si può pensare anche su altri settori, come la sanità. Abbiamo una ricchezza incredibile dal punto di vista culturale, ambientale, enogastronomico, ma questa bellezza la dobbiamo mettere a sistema".
Terza e ultima vetta: il rientro.
"Far si, cioè, che i liguri tornino ad investire e a vivere nella propria terra. Se la Liguria tornerà a far parlare di sè, avremo già vinto".
Sul finale, uno sguardo anche su Genova, dove si avvicinano le elezioni comunali. Spiega Rixi. "Mi piacerebbe rivedere rinascere Genova dal punto di vista turistico, come è avvenuto a Genova e a Barcellona. Abbiamo ricchezze straordinarie come palazzi, centro storico più antico d'Europa, la rete dei forti più importante dell'Occidente, e non siamo in grado di valorizzarle".
E la cordata di Toti a che punto è?
"Siamo ancora all'inizio, la strada è ancora lunga. Poi bisogna anche tornare indietro..."
"La più alta deve riguardare la portualità ligure - spiega Rixi - Non è possibile accettare riforme fatte dal governo senza prendere visione della realtà. Quando si parla di riforma portuale, la nostra regione deve poter contare e dire la propria. Anche perchè Genova serza il porto è una città morta".
Quale riforma vede per i porti liguri?
"Vedo una riforma come quella che avviene in altri Paesi, in cui si individuano un paio di gate internazionali, in questo caso l'alto Tirreno e l'alto Adriatico, e su quello il governo investe e cerca di dare benefici alle infrastrutture. Una di queste è lo spostamento a mare della diga foranea. Quando si va in montagna si fanno scelte. In politica spesso le scelte non si fanno. Questo è il vero problema".
Prossimo nodo da sciogliere, la scelta del presidente dell'Autorità Portuale.
"Al momento no, anche perchè l'attuale riforma addirittura disasserebbe la politica portuale ligure dividendo la portualità ligure"
Seconda vetta?
"Portare azienda e lavoro in questa terra. Noi abbiamo un entroterra bellissimo e dimenticato. La Liguria fa parte dell'arco alpino, eppure nella scorsa legislatura la regione non ha mai aderito a progetti europei sulla macroregione alpina che avrebbe permesso di fissare dei punti condivisi sulla rete escursionistica, sull'entroterra, sul dissesto idrogeologico".
"La macroregione - prosegue Rixi - si può pensare anche su altri settori, come la sanità. Abbiamo una ricchezza incredibile dal punto di vista culturale, ambientale, enogastronomico, ma questa bellezza la dobbiamo mettere a sistema".
Terza e ultima vetta: il rientro.
"Far si, cioè, che i liguri tornino ad investire e a vivere nella propria terra. Se la Liguria tornerà a far parlare di sè, avremo già vinto".
Sul finale, uno sguardo anche su Genova, dove si avvicinano le elezioni comunali. Spiega Rixi. "Mi piacerebbe rivedere rinascere Genova dal punto di vista turistico, come è avvenuto a Genova e a Barcellona. Abbiamo ricchezze straordinarie come palazzi, centro storico più antico d'Europa, la rete dei forti più importante dell'Occidente, e non siamo in grado di valorizzarle".
E la cordata di Toti a che punto è?
"Siamo ancora all'inizio, la strada è ancora lunga. Poi bisogna anche tornare indietro..."
IL COMMENTO
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