RIFORMA - "La riforma indica con chiarezza gli obiettivi: avere più coordinamento e scegliere gli investimenti giusti. La competizione è con i sistemi portuali del nord Europa e del sud del Mediterraneo. Dobbiamo fare dei porti un’occasione di crescita e sviluppo, lo possiamo fare se impariamo a lavorare insieme non pensando ognuno alla nostra piccola repubblica marinara. Stiamo ragionando sui sistemi logistici, il porto ha senso collegato al sistema industriale, come avviene in tutto il mondo. Le aree logistiche servite dai porti avranno un’autorità portuale. Gran parte del lavoro è stata compiuta con l’individuazione dei porti Core".
CROCIERE - "Il crocierismo navale è una delle grandissime opportunità del paese, abbiamo un know how e una bellezza che tutti ci invidiano, bisogna saper organizzare il turismo culturale partendo anche dai nostri porti".
ACCORPAMENTI - "Se esiste una vera e propria resistenza sugli accorpamenti?Direi proprio di si, ma non c’è problema. Noi andremo a fare le scelte che servono al paese. Siamo molto laici nell’affrontare il problema, non c’è una ideologia sul numero ma tutti devono dimostrare che all’autorità portuale serve un sistema logistico integrato".
TERZO VALICO - "Abbiamo la tendenza a vedere la parte più vuota del bicchiere, il bicchiere è oltre che mezzo pieno. L’Italia ha ricevuto due miliardi di finanziamento, è chiaro che non potevano dare sostegno a tutti i progetti italiani. Il progetto del Terzo Valico è stato ritenuto un ottimo progetto. E’ un progetto che verrà tenuto in considerazione nel prossimo scorrimento di graduatoria".
INVESTIMENTI - "Sono previsti investimenti nazionali sui porti italiani sia dal punto di vista del Ministero con circa 200 milioni di euro sia a livello europeo con circa 700 milioni che saranno destinati a portualità e logistica".
BUROCRAZIA - "Va ridotta. è uno dei pilastri dei nostri progetti di riforma. Non dobbiamo far impazzire chi vuole investire in Italia".
IL COMMENTO
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