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Bocchia (La Spezia): “Siamo in mezzo al guado”
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Stiamo costruendo il passaggio di competenze dalle province alla Regione che ora sta cercando di valorizzare, tra mille fatiche, le esperienze, le competenze e le conoscenze che si sono costruite nel tempo a livello locale, soprattutto nella comunicazione e nei collegamenti con i sindaci. Perché il sistema di protezione civile deve andare sempre a supporto dei sindaci in situazione di emergenza”.

Siamo in mezzo al guado” ammette Maurizio Bocchia, capo della Protezione civile della Spezia descrivendo la situazione che sta vivendo il suo settore, in vista della stagione autunnale. Il passaggio di competenze dalle Province alle Regioni e il nuovo sistema di allertamento che passa dai due livelli di allerta (1 e 2) al sistema a tre colori (giallo, arancione e rosso) sta imponendo un lavoro organizzativo che passa anche da un incontro organizzato oggi alla Spezia con i Comuni:

Siamo in periodo estivo e non ci possiamo fermare un minuto” aggiunge Bocchia. “La legge regionale entrata in vigore dal primo luglio ci impone di arrivare alla stagione autunnale pronti a poter gestire eventuali emergenze, con la massimoa sicurezza. Con il progetto Synergie – legato all’incontro di oggi – possiamo aumentare le attrezzature a disposizione dei comuni”.

La protezione civile ha consegnato oggi un prontuario da consegnare ai cittadini che racchiude tutto il sistema di protezione civile, dalla conoscenza dei dati metereologici presentati da Arpal al nuovo sistema di allertamento per colori adottato a livello nazionale, e adottato dalla Regione.

“L’aspetto positivo per la cittadinanza, soprattutto per territori come quello spezzino, che è territorio di confine, è l’omogeneizzazione del sistema di allertamento – aggiunge Bocchia che non nasconde alcune preoccupazioni - Rischi? Beh sicuramente ora ogni Comune dovrà adeguare la pianificazione di livello comunale al nuovo sistema che prevede i tre sistemi di allerta. E tutti i meccanismi legati a decisioni da assumere in sistema di emergenza, dalla chiusura delle scuole agli altri provvedimenti devono essere inseriti in una procedura che sia il più omogenea possibile”.