
Lo si legge in una nota del gruppo consiliare comunale del M5s. A preoccupare i consiglieri sono le notizie sul bilancio di Amiu e sul "debito colossale sui rifiuti per i prossimi decenni. Una situazione - scrivono - che viene a nostro avviso sfruttata per giustificare l'ingresso di Iren nella partecipata genovese invece che essere sanata con interventi virtuosi". Sotto accusa, i costi di Amiu "lievitati a causa di una gestione senza criterio degli ultimi dieci anni, che ci lascia oggi in eredità una discarica chiusa in entrata ma molto aperta in uscita in termini di percolato e instabilità strutturale da gestire per i prossimi decenni, e circa 100 mila euro al giorno di costi per bruciare i rifiuti cittadini fuori regione.
Ci auguriamo che i genovesi siano arrivati a capire che la giunta Doria non intende risolvere il problema. Scarpino non può essere considerato un problema da far pagare ai cittadini - sottolineano - ma l'intero sistema ligure, frutto di dieci anni di gestione Pd, è diventato un'emergenza nazionale che necessita di un aiuto da parte del Governo e della Ue per la sua soluzione.
Il Comune di Genova deve costituirsi parte civile contro chi ci ha portato in questa situazione e trasformare Amiu in un'azienda speciale senza scopo di lucro". Il M5s chiedrà "alla Giunta Doria quali azioni siano state intraprese in termini di indicazioni ad Amiu nella sostituzione di tutti i vertici aziendali con persone scelte dal curriculum, così come indicato nel nostro odg nell'ultimo consiglio comunale votato a maggioranza".
IL COMMENTO
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