cronaca

I giudici: "Italia e India devono sospendere i processi in corso"
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Il Tribunale del Mare di Amburgo risponde no alle richieste dell'Italia: Salvatore Girone non potrà tornare dall'India e Massimiliano Latorre non potrà restare in Italia. "L'Italia e l'India devono sospendere ogni iniziativa giudiziaria in essere e non intraprenderne di nuove che possano aggravare la disputa", si legge nella sentenza.

"Siamo un po' arrabbiati", dice Michele Girone, papà del fuciliere Salvatore. Latorre è in Italia con un permesso speciale della Corte suprema Indiana che gli ha concesso di curarsi in patria dopo essere stato colpito da un ictus a Nuova Delhi. Il papà di Girone ha spiegato che i parenti "non l'hanno presa bene", ma "restiamo sempre in attesa di buone notizie". Scusandosi "per non poter dire di più", Michele Girone ha infine aggiunto di "non aver sentito suo figlio".

Il verdetto con cui il Tribunale di Amburgo ha respinto la richiesta italiana di misure temporanee per i due marò è stato preso a maggioranza, senza l'unanimità dei giudici: 15 i voti a favore e sei contro.

Visto che sarà compito dell'arbitrato internazionale all'Aja "giudicare nel merito del caso", il Tribunale del Mare "non considera appropriato prescrivere misure provvisorie riguardo la situazione dei due marine italiani poiché questo toccherebbe questioni legate appunto al merito del caso". Lo si legge nella sentenza. Entro il 24 settembre l'Italia e l'India dovranno presentare "un rapporto di ottemperanza con le misure previste" dal verdetto del Tribunale di Amburgo.

"L'Italia sperava diversamente. avevamo chiesto altre cose, la sentenza non va nella direzione che avevamo richiesto". Lo dice il ministro Graziano Delrio commentando la sentenza sui Marò. "Il governo non può fare altro che prenderne atto, poi si decideranno ulteriori passi da parte del presidente del Consiglio e dei ministri competenti", dice al Meeting di Cl.