Denunciati due giovani genovesi responsabili di una serie di furti commessi nei cimiteri cittadini tra la fine del 2014 e i primi mesi del 2015.
Le indagini, coordinate dal pm Landolfi, sono state condotte dal reparto di polizia giudiziaria della polizia municipale genovese, dopo aver ricevuto la segnalazione dei primi furti dal servizio funzioni cimiteriali del comune di Genova, a seguito del furto di tre piaggio porter, piccoli autocarri utilizzati all'interno dei cimiteri. Inoltre, nei cimiteri di Nervi, Sampierdarena, Sestri Ponente e Pegli, sono state sottratte alcune card abilitate al rifornimento dei veicoli in dotazione ai cimiteri e anche una caldaia installata pochi giorni prima.
Con le card rubate i ladri hanno effettuato rifornimenti, principalmente nelle aree di servizio autostradali di Liguria, Piemonte e Emilia Romagna, per un totale di 15,850 euro. Oltre a ciò sono stati fatti acquisti di olii e materiale vario per altre centinaia di euro.
Le modalità dei furti, tutti a colpo sicuro, quasi come se i ladri sapessero esattamente cosa e dove cercare, hanno condotto a due conclusioni: che i ladri erano sempre li stessi, e che doveva esserci un basista, probabilmente tra il personale delle strutture o quello dei servizi mortuari.
L'attività degli investigatori si è concentrata sull'analisi dei video delle telecamere della Polizia municipale installate nelle zone dove hanno operato i ladri, e sulle telecamere delle stazioni di servizio dove sono stati effettuati i irifonimenti e gli acquisti con le card rubate. Questo ha consentito di mettere assieme alcune immagini di volti, e frammenti di targhe dei mezzi usati dai ladri per arrivare sui posti; mentre l'analisi dei dati delle celle telefoniche sui luoghi dei furti ha consentito di individuare alcuni numeri di cellulari presenti nelle zone negli orari in cui i furti venivano commessi.
Sulla base di questi risultati il pm Landolfi ha disposto la perquisizione delle abitazioni dei soggetti individuati e gli agenti della giudiziaria della Polizia municipale hanno rinvenuto negli alloggi diversi scontrini relativi ai rifornimenti effettuati con le card rubate.
I due giovani, un ventunenne e un trentaquattrenne genovesi, hanno ammesso le proprie responsabilità nella vicenda e sono stati denunciati. Nei pressi delle loro abitazioni sono stati anche rinvenuti due dei tre porter rubati, ed è emerso che questi mezzi sono stati utilizzati per compiere anche altri furti in città.
Le indagini proseguono per individuare il terzo componente della banda, il basista che forniva le informazioni per i colpi, ma il cerchio si sta chiudendo anche attorno a lui.
cronaca
Ondata di furti nei cimiteri genovesi, arrestati due ragazzi
I ladri hanno effettuato rifornimenti con card rubate
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