E’ prevista l’emanazione di una norma sulle proroghe delle concessioni dei terminal nel quadro della Riforma dei porti? Come rispondere alle quattro richieste di rinnovo presentate da altrettanti terminalisti genovesi? Esiste un approccio omogeneo da parte di tutte le Autorità portuali? Queste, in sintesi, le tre domande contenute nella lettera a firma di Luigi Merlo inviata al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.
Un’iniziativa che arriva sulla scia della battaglia avviata dal senatore genovese Maurizio Rossi, che da tempo chiede il congelamento delle proroghe e dei rinnovi delle concessioni portuali in attesa dell’annunciata Riforma dei porti da parte del Governo. Una richiesta dettata anche dalla particolare situazione che vivono gli scali italiani, tra commissariamenti e presidenti in scadenza, mentre a Roma si valuta l’ipotesi di accorpare gli Enti riducendo a 14 le autority italiane.
“Questa mia preoccupazione – spiegava Rossi lo scorso 5 agosto - che riguarda diversi porti italiani, è condivisa dal sottosegretario De Caro che ne farà oggetto di informativa al Ministro. Sarebbe opportuno che il Ministero invitasse i Commissari e i Presidenti in scadenza a svolgere attività di ordinaria amministrazione in attesa proprio della nuova normativa".
"Il tema delle concessioni è tra i più delicati perché paga un peccato originale. Quando nacque l'84/94 non fu mai emanato il regolamento sulle concessioni e ognuno ha provveduto secondo indicazioni diverse - aveva commentato Luigi Merlo - Ora è un tema importante perché moltissime concessioni scadono nel 2020, quindi gli operatori vorrebbero avere certezze per investire. Se il governo entra su questa materia in tempi brevi, bene. Se invece ha una posizione diversa rispetto alla sollecitazione del senatore Rossi e pensa a tempi molto più lunghi, allora su questo bisogna riflettere perché si rischierebbe in questo modo di bloccare diversi investimenti privati”.
Nel frattempo a Palazzo San Giorgio sono arrivate le richieste di proroga delle concessioni da parte del Gruppo Spinelli, del Terminal Sech, del Terminal San Giorgio e del Terminal Rinfuse. Istanze, si spiega nella lettera che Merlo ha inviato a Delrio, presentate ai sensi del Codice della Navigazione in assenza di una direttiva della Legge 84/94. Nel documento, nel quale il numero uno di Palazzo San Giorgio fa un esplicito riferimento all’iniziativa in Commissione 8° promossa dal senatore Rossi, si chiede anche quale disciplina debba ritenersi corretta e se vi sia un’uniformità di comportamento tra le Autorità portuali italiane “al fine di evitare distorsioni del mercato e disparità di trattamento”.
porti e logistica
Concessioni, Merlo scrive a Delrio: "Servono chiarezza e uniformità"
Dopo l'iniziativa del senatore Maurizio Rossi
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