Alluvione 2011, Vincenzi: "Nessuna propensione a lasciare aperte le scuole"

"Da quel giorno la mia vita è completamente cambiata. Ho fatto reset e rimosso alcuni ricordi che poi sono parzialmente riemersi nel corso del processo".

E' una delle dichiarazioni rilasciate dall'ex sindaco Marta Vincenzi nel corso del processo che la vede imputata insieme a cinque persone per i fatti dell'alluvione del quattro novembre 2011. "Non ricordo di essere andata al Matitone (dove era riunito il Coc) tra le 12 e l'una. Sicuramente ci arrivai dopo le 16, ma quel passaggio l'ho rimosso. Ricordo che mi arrivarono notizie allarmanti dalla dottoressa Danzi (segretario generale del Comune) ma avevo bisogno di staccare cinque minuti", ha affermato.

"La decisione di tenere aperte le scuole la feci mia perché l'assessore Scidone e i tecnici mi dissero che non ci sarebbero stati rischi", ha continuato l'ex primo cittadino. "Per quanto riguarda la riunione per decidere il presunto falso nego che ci sia stata. Il quattro Gambelli (altro imputato che rivelò della decisione di taroccare il verbale) non era al Matitone, lo cercai, ma arrivò solo a conferenza stampa iniziata.

Inoltre tutte le sale erano piene di giornalisti e operatori ed era materialmente impossibile fare una qualsiasi tipo di riunione 'segreta'". Il processo sta proseguendo col controesame da parte dei legali che assistono le parti civili.