
A partire dalla settimana prossima, i richiedenti asilo saranno coinvolti direttamente dal Comune e coordinati dalle aziende del terzo settore. Per l’amministrazione non si tratta solo di “lavori socialmente utili”, ma di reciproca integrazione: “Il sindaco Doria ha voluto puntare molto sul concetto di dignità”, ricorda il prefetto di Genova Fiamma Spena. “Faranno qualcosa di utile per la città in cambio della nostra ospitalità – ribadisce Fracassi – ma soprattutto potranno narrare agli abitanti dei quartieri i loro percorsi e le loro storie, e per loro sarà un’occasione di capire le abitudini e la cultura della città”.
Si stima che saranno almeno trecento a presentare richiesta, “ma non potremo subito occuparci di tutti”, ricorda l’assessore. I primi interventi saranno concentrati nel Municipio Centro Est, poi sarà discrezione del Comune dislocarli altrove o adibirli ad altre attività. Come la pulizia dei torrenti, un pallino di molti cittadini. “Se riusciamo a ingranare bene – commenta Fracassi – estenderemo sicuramente l’iniziativa”.
“Faranno piccoli lavori di manutenzione e pulizia, intervallati da momenti di formazione. A seguirli saranno direttamente le società che hanno in gestione gli spazi pubblici. Non possiamo parlare di lavoro – conclude Fracassi – perché lo status giuridico del richiedente asilo non lo permette. Ma avranno una regolare copertura assicurativa”.
IL COMMENTO
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