cronaca

Danno d'immagine dopo favori a detenuta in cambio di sesso
56 secondi di lettura
I giudici della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti hanno condannato al risarcimento di 50 mila euro, per danno d'immagine, l'ex direttore del carcere di Genova Pontedecimo, Giuseppe Comparone, accusato di aver avuto un trattamento di favore nei confronti di una detenuta in cambio di sesso. Comparone accusato di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio e falso ideologico era stato condannato a due anni e sei mesi, sentenza passata in giudicato nel maggio del 2014.

Le indagini penali avevano dimostrato che tra la fine del 2008 e il 2009, Comparone aveva riconosciuto a una detenuta un trattamento di favore, ovvero le aveva concesso di poter svolgere un lavoro esterno all'istituto di pena, nonostante non ci fossero i presupposti previsti dalla legge, e non era stata presentata neppure la necessaria domanda alla Corte d'Appello.

Secondo l'accusa, il direttore in cambio aveva avuto favori sessuali. Circostanza sempre duramente respinta dall'ex direttore del carcere femminile genovese. Per i giudici contabili, non ci sono dubbi sulla sussistenza del danno d'immagine arrecato alla pubblica amministrazione, e sottolineano che Comparone abbia "anteposto il proprio interesse a quelli che erano i suoi doveri professionali e istituzionali".