cronaca

Il suo fu un settennato denso di avvenimenti
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Il 25 settembre 1896 nasceva a Stella Sandro Pertini, il Presidente della Repubblica più amato nella storia del nostro paese.

Dall'esperienza antifascista, passando alla militanza nel Partito Socialista, Pertini non ha mai rinnegato i suoi ideali e i suoi principi di giustizia, eguaglianza e libertà. Principi e saldezza morale riconosciuta da tutti che lo portarono a diventare Presidente della Camera e poi, nel giugno 1978, Capo dello Stato, primo esponente della sinistra a salire al Quirinale.

Un settennato per certi versi drammatico il suo, con un'Italia squassata da crisi economica, con l'inflazione a valori a due cifre, e il terrorismo nel pieno della sua capacità di fuoco. Oppure il terremoto in Irpinia nel 1980, terra martoriata dove Pertini andò subito lanciano il famoso "Fate presto" e la tragedia di Vermicino.
 
Ma Pertini è anche il Presidente del "non ci prendono più", dopo il terzo gol di Altobelli nella finale Mondiale del 1982 a Madrid e della partita a scopone in aereo con Bearzot, Zoff e Causio, degli incontri con i ragazzi con il Presidente della Repubblica che "intervista" i giovani, dei sorrisi e dei bagni di folla.

Anche da un punto di vista politico i 7 anni di Pertini furono "storici" con la Presidente del Consiglio del repubblicano Spadolini prima e del socialista Craxi dopo.

Un personaggio unico, apprezzato anche a livello internazionale, la cui lezione politica e morale è ancora assolutamente intatta.