
Com’è finita lo sappiamo: lo Spezia di Volpi ha speso eccome dal ritorno in B sino ad oggi, eppure la stagione migliore l’ha disputata, volere o volare, proprio nell’anno, quello passato, in cui il saldo finale della campagna acquisti ha fatto registrare i numeri più accorti, pur con l’acquisto di giocatori di proprietà e la valorizzazione di un buon numero di giovani. Per la prima volta, poi, nella fase di passaggio tra la scorsa stagione e quella attuale, si è assistito ad un pragmatico e convinto tentativo di progettualità, a partire dalla scontata conferma di Bjelica ma anche passando attraverso quella di tanti giocatori. Evitata insomma la ‘solita’ rivoluzione e corredato il tutto con l’acquisto oculato di qualche giocatore che ha aumentato il tasso d’esperienza.
Insomma, fatto salvo l’inizio zoppicante (ma attenzione, gli aquilotti non avevano giocato male né a Bari né con la Pro Vercelli) sotto il profilo dei risultati, sono arrivati 9 punti in otto giorni e, attenzione, non contro avversarie qualunque, bensì con formazioni che tutti danno tra le più attrezzate in categoria: l’arrembante Salernitana, l’ambizioso Perugia, la capolista a punteggio pieno Livorno. Tre successi pesantissimi (2 dei quali in trasferta) che proiettano Terzi e compagni a tre soli punti dalla vetta, dove sta il favoritissimo (lui sì) Cagliari.
E sono proprio queste tre gemme, queste tre preziosissime vittorie, ad emettere un virtuale verdetto di stagione, il primo di questa lunghissima e massacrante cavalcata che è il campionato cadetto: lo Spezia c’è e ci crede. Ci crede la società, il mister, ci credono i giocatori e i tifosi, che domenica hanno festeggiato il terzo blitz consecutivo all’Ardenza in tre stagioni a suon di decibel e di positivo delirio da campanile.
Umiltà, voglia ed entusiasmo, fin troppo facile dirlo, sono le tre verità che i ragazzi di Bjelica hanno la missione (possibile) di continuare a portare in tasca ed a spasso per i campi della serie B a iniziare da Lanciano, tra cinque giorni.
IL COMMENTO
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