
"Stiamo lavorando con il Forum Terzo Settore per favorire l'accoglienza dei migranti direttamente nelle famiglie genovesi sulla base dell'esempio portato avanti dal Comune di Asti, dove sono iniziate le prime convenzioni tra enti del terzo settore e le famiglie. Le esperienze che stanno funzionando sono all'80% omoculturali, famiglie con la stessa cultura d'origine del profugo", spiega. Sono 3.296 i posti per l'accoglienza profughi assegnati alla Regione Liguria a settembre 2015, di cui la metà in Provincia di Genova. Sono 1.300 i posti attivi ad oggi a Genova, di cui 150 in Provincia e 1.150 nel capoluogo. Il ministero dell'Interno riconosce agli enti del terzo settore che gestiscono l'accoglienza una quota di 32-35 euro per ogni migrante al giorno, di cui 2.50 euro vanno direttamente al richiedente asilo per le spese personali.
"Il centro di prima identificazione a Genova è attivo a Campi in una struttura convenzionata con il terzo settore. - spiega Fracassi - Stiamo ragionando sulla possibilità di avere più hub in Liguria, magari uno per ciascuna provincia". L'Asl 3 ha sottoposto a controlli sanitari tutte le strutture di prima accoglienza a Genova rilevando problemi di sovraffollamento in 4 su 30. La metà dell'accoglienza a Genova è gestita da enti religiosi.
IL COMMENTO
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