Nel corso del Consiglio regionale andato in scena nelle scorse ore Alessandro Piana, capogruppo della Lega Nord, ha illustrato un’interrogazione relativa alla vespa velutina, comunemente detta calabrone asiatico, arrivata nel 2012 anche in Italia. A fine 2013 la presenza del calabrone asiatico era stata accertata con sicurezza in Liguria, soprattutto nella provincia di Imperia, e in Piemonte, nella parte meridionale della provincia di Cuneo.
La vespa è un attivo predatore di api operaie che cattura in volo, ma può anche entrare negli alveari più deboli. L’attività di predazione crea disturbo alle api che riducono la loro attività, con la conseguenza di una drastica riduzione nella produzione di miele, nonché nell’accumulo delle scorte invernali. Tutto ciò può provocare anche la morte di intere famiglie di api.
Piana ha chiesto, quindi, alla giunta quali misure siano state e saranno poste in essere al fine di fronteggiare in modo deciso il fenomeno, causa di ingenti danni nell’ambito agricolo – apistico e nei confronti delle popolazioni interessate.
Per la giunta ha risposto l’assessore all’agricoltura, Stefano Mai il quale non ha nascosto la sua preoccupazione per la presenza di questo calabrone che, soprattutto nella vicina Francia, ha già provocato pesanti danni – in alcune zone addirittura la fine dell’attività agricola. “La vespa velutina ha una grande capacità di spostarsi, utilizzando anche i mezzi di trasporto nei quali riesce ad annidarsi”, ha detto, rimarcando che al momento l’insetto si è manifestato con certezza nella parte ovest della provincia di Imperia.
Mai ha sottolineato che l’azione della Regione si organizza in due differenti filoni: comunicazione, informazione e formazione e monitoraggio e lotta al predatore. Per quanto riguarda l’informazione sono stati realizzati appositi corsi, seminari operativi rivolti ad apicoltori, tecnici ed a volontari e sono stati predisposti manifesti destinati alla popolazione.
Mai ha poi ricordato che nel luglio scorso in una nota al MIpaaf ha richiesto l’utilizzo di un prodotto biocida specifico la permetrina. Per quanto riguarda il monitoraggio e la lotta all’insetto, la Regione ha finanziato l’acquisto di tute protettive per gli operatori che si occupano di distruzione dei nidi e di circa 4mila trappole che sono state distribuite agli apicoltori liguri. Inoltre, con il bando di finanziamento per l’apicoltura 2015/2016 verrà attivata la misura B2 del piano regionale di interventi in apicoltura, tramite la quale vengono finanziati gli interventi in campo dei tecnici apistici per la distruzione dei nidi. Mai non ha escluso in futuro l’utilizzo di droni e, addirittura, il controllo sulla A10.
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Possibili danni al settore agricolo-apistico nel Ponente, il caso della "vespa velutina" in Consiglio regionale
Interrogazione di Piana (Lega Nord) e risposta dell'assessore Mai
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