
L’autopsia svolta dall’anatomopatologa Susanna Gamba ha per il momento evidenziato alcune frammentazioni del cranio ricollegabili alle profonde ferite alla testa riscontrate in fase di ritrovamento, ma servirà tempo per stabilire se l’uomo a cui appartiene il cadavere ritrovato in avanzato stato di decomposizione sia stato ucciso, come gli inquirenti ipotizzano.
E arriveranno presumibilmente nel giro di 48 ore i primi esiti relativi al test del dna prelevato sul corpo rinvenuto. I reperti saranno messi in comparazione con quelli appartenenti a Francesco Colabrese, il 27enne di Sulmona scomparso nell’agosto scorso mentre si trovava in vacanza in Val di Magra. I genitori del giovane sono arrivati in città dall’Abruzzo e gli inquirenti li hanno ascoltati a lungo, soprattutto a proposito degli ultimi contatti avuti con il figlio.
I carabinieri di Sarzana, nel frattempo, si avvarranno dell'attività dei Ris per l'analisi di alcuni frammenti, reperti e oggetti trovati nel bosco in cui si trovava il cadavere.
IL COMMENTO
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