cronaca

L’autopsia sul corpo iniziata ieri proseguirà nelle prossime ore
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Proseguiranno anche nei prossimi giorni gli esami autoptici, iniziati ieri, sul corpo ritrovato venerdì scorso nei boschi di Canarbino, comune di Arcola. Al momento non è ancora possibile stabilire le cause della morte dell’uomo i cui resti sono apparentemente riconducibili ad un giovane di età tra i 25 e i 35 anni.

L’autopsia svolta dall’anatomopatologa Susanna Gamba ha per il momento evidenziato alcune frammentazioni del cranio ricollegabili alle profonde ferite alla testa riscontrate in fase di ritrovamento, ma servirà tempo per stabilire se l’uomo a cui appartiene il cadavere ritrovato in avanzato stato di decomposizione sia stato ucciso, come gli inquirenti ipotizzano.

E arriveranno presumibilmente nel giro di 48 ore i primi esiti relativi al test del dna prelevato sul corpo rinvenuto. I reperti saranno messi in comparazione con quelli appartenenti a Francesco Colabrese, il 27enne di Sulmona scomparso nell’agosto scorso mentre si trovava in vacanza in Val di Magra. I genitori del giovane sono arrivati in città dall’Abruzzo e gli inquirenti li hanno ascoltati a lungo, soprattutto a proposito degli ultimi contatti avuti con il figlio.

I carabinieri di Sarzana, nel frattempo, si avvarranno dell'attività dei Ris per l'analisi di alcuni frammenti, reperti e oggetti trovati nel bosco in cui si trovava il cadavere.