politica

Dopo l'arresto di Mantovani
1 minuto e 15 secondi di lettura
"Ma il modello lombardo non era quello che - per dirla con Toti - la Liguria avrebbe dovuto prendere da esempio per rimettere in piedi la disastrata sanità ligure? Se queste sono le premesse del tanto sbandierato asse Liguria-Lombardia, c'è poco da stare sereni". Lo dice Alice Salvatore, portavoce del M5S in Regione,a proposito dello scandalo sanità che ha investito la Regione Lombardia con l'arresto del vicepresidente Mario Mantovani (Fi) per corruzione, concussione e turbativa d'asta.

Addirittura sarebbe stata truccata per 11 milioni di euro una gara d'appalto per il trasporto dei pazienti dializzati. Per Salvatore "oggi più che mai c'è bisogno di un segnale di discontinuità da parte della giunta Toti, a cui chiediamo di dissociarsi da un modello sanitario, quello lombardo, che ha mostrato una volta di più il suo vero volto: nel migliore dei casi clientelare e affaristico; nel peggiore opaco e criminogeno". "Il copione pare sia sempre lo stesso: aggiustare appalti, favorire l'imprenditore amico, appaltare cariche e incarichi. E, soprattutto, privatizzare a spese dei cittadini. Toti ribadisce che 'la Regione Lombardia sta governando bene' e si rifugia dietro la foglia di fico del garantismo per giustificare il patto con Maroni con cui si spolpano i pazienti liguri, trapiantandoli in Lombardia.

'L'asse prosegue' ribadisce l'assessore alla Sanità Sonia Viale, esponente di un partito, la Lega, coinvolto dallo stesso scandalo con l'avviso di garanzia all'assessore Massimo Garavaglia. Oggi più che mai serve discontinuità"