
Da Crivello arriva un plauso al Governo per i 275 milioni sbloccati per il Bisagno – “Renzi ha il merito di essere stato l’unico nel dopoguerra a stanziare soldi per la messa in sicurezza idrogeologica di Genova” – ma anche un lamento per quel patto di stabilità che i sindaci di questa regione bocciano ormai unanimi: “O mette mano al Patto o non sappiamo dove va a finire il Comune di Genova”.
“Dopo le alluvioni di ottobre-novembre 2014 – spiega Crivello – il Comune ha attivato 99 somme urgenze e un mutuo da 40 milioni di euro, un peso straordinario nel nostro bilancio che non ci permette di pagare le imprese”.
A parte il macigno del patto, i lavori procedono, assicura Crivello. La prossima settimana arriverà la firma decisiva per lo sblocco dei famosi 275 milioni di “Italia Sicura”. Si tratta di fondi annunciati da tempo, che finalmente arrivano a destinazione. Serviranno a fare lo scolmatore e il terzo lotto della copertura del Bisagno. Fine lavori prevista per il 2020. Sempre secondo le stime di Crivello, lo scolmatore del Fereggiano vedrà la luce nel 2018. “Ma le grandi opere – precisa – servono a mitigare il rischio, non a eliminarlo. Quindi ci sarà sempre bisogno di soldi per le manutenzioni”.
Mentre sulla frana di Capolungo, che a distanza di un anno e mezzo tiene ancora cinque famiglia fuori casa, l’assessore si affretta: “Mi pare che il Comune non abbia competenze su quello che è successo”.
IL COMMENTO
Genova e il Turismo, un rapporto complesso con i camerieri
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana