cronaca

Centinaia di manifestanti in piazza
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I lavoratori Ilva di Genova sono di nuovo in piazza. Un corteo di circa 200 metalmeccanici dell'Ilva di Genova, partito da piazza De Ferrari, ha fatto ingresso nella sede del Consiglio regionale tra cori e fumogeni per una seduta straordinaria dell'Assemblea sul futuro dello stabilimento di Cornigliano. I sindacati chiedono di rispettare la continuità del reddito dei lavoratori. 

"Il posto di lavoro non si tocca, lo difenderemo con la lotta". E' uno dei cori intonato dai lavoratori Ilva durante il Consiglio regionale straordinario. La seduta è stata sospesa.

I SINDACATI - "Chiediamo di difendere l'accordo di programma e al governo, proprietario dell'Ilva, di far partire la linea di zincatura 4, completare le linee della banda stagnata e tutte le opere che facciano tornare Cornigliano pienamente produttivo. Chiediamo anche di garantire la continuità di redditoperché con le nuove regole del governo sugli ammortizzatori da gennaio il salario si ridurrà e ribadiremo le nostre posizioni al collegio di vigilanza sull' Ilva che si terrà in Prefettura il 3 novembre", ha detto il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro. 

IL GOVERNATORE - In precedenza il governatore della Liguria, Giovanni Toti, ha sottolineato come la questione sia "molto complessa e si trascina da anni, come molte cose in questa regione. Abbiamo incontrato il commissario Laghi e lo incontreremo di nuovo a Roma nei prossimi giorni per chiedergli che intenzioni hanno rispetto allo stabilimento di Genova".

Riguardo allo stabilimento di Sestri Ponente, Toti inoltre aggiunto che si trova "su un’area molto importante del nostro porto, dove si possono fare moltissime cose. In ogni caso, il problema verrà risolto, ma abbiamo bisogno di risposte chiare dal governo, che stentano ad arrivare".


L'APPROVAZIONE -
Un ordine del giorno presentato dai gruppi di minoranza e votato all'unanimità ha concluso la seduta straordinaria del consiglio regionale dedicata alle problematiche dell'Ilva di Cornigliano. Il documento impegna fra l'altro il governatore e la giunta "ad attivarsi presso il governo per garantire la piena operatività dello stabilimento di Genova sollecitando il commissario a definire un piano industriale esplicitamente destinato allo sviluppo del complesso Genova" e la Regione a "garantire che siano assicurate congrue coperture per finanziare ulteriori due anni di contratti di solidarietà con copertura al 70% del reddito". "Siamo stati noi come opposizione insieme a Lista Pastorino e a M5S a chiedere questo consiglio straordinario - ha sottolineato la capogruppo del Pd Raffaella Paita - e nel documento chiediamo che la Regione prosegua quello che ha fatto la Giunta precedente dove il sostegno al reddito è arrivato grazie all'impegno degli enti locali. Servono circa 5 milioni e l'assessore Rixi deve trovarli".

La capogruppo del Movimento 5 stelle Alice Salvatore ha chiesto e ottenuto che nell'ordine del giorno venga esplicitata la possibilità di utilizzare i "voucher" per consentire ai dipendenti dell'Ilva oggi in solidarietà di lavorare "perché oltre ai diritti sanciti dall'accordo di programma c'è la dignità dei lavoratori". Soddisfatti al termine della seduta i sindacati. "Questo è un fatto positivo - ha affermato Bruno Manganaro, segretario della Fiom Cgil di Genova - anche se per arrivarci abbiamo dovuto di nuovo alzare la voce. A questo punto bisogna che il 3 novembre, quando ci incontreremo in Prefettura per la riunione del collegio di vigilanza, venga dato un calendario preciso degli investimenti, degli impianti che ripartono, dei lavoratori che rientrano e venga arrivata la discussione sull'integrazione al reddito. Per noi l'Accordo di programma è fondamentale per salvare Genova e perderlo sarebbe un disastro".