Moglie e marito tra i 'furbetti del cartellino' di Sanremo, il figlio su Facebook attacca i giornalisti

Entrambi i genitori sono tra i 'furbetti del cartellino' di Sanremo, ma lui se la prende con i media. "Giornalisti che in realtà sono giornalai, italiani che neanche sanno scrivere in italiano", scrive sul proprio profilo Facebook Francesco Longhitano, figlio di Agatino Longhitano e Miriam Marangoni. Entrambi figurano nella lista dei 35 arrestati. "L'importante è puntare il dito senza conoscere i fatti e gli atti. Non ho parole davvero, ora aspettiamo", conclude.

Ma scavando nei profili facebook delle persone coinvolte nell'operazione Stachanov si scopre come i 'furbetti del cartellino' fossero tra i più accaniti anti-casta. C'è chi condivide la foto del senatore Razzi e scrive "Questo mentecatto lo paghi tu. 18mila euro al mese! Non ti senti preso per i fondelli, dove fondelli sotituisce l'espressione più colorita ulizzata in origine. C'è poi chi condivide stati sull'onesta e sulla morale, chi cita Giovanni Falcone, chi Margherita Hack. E c'è anche chi critica il parlamento, lamentandosi di dover "mantenere i maiali a Roma".

Intanto la Guardia di Finanza ha fatto chiarezza sui numeri dell'operazione. 35 persone si trovano ai domiciliari, 8 hanno l'obbligo di firma, 71 sono stati raggiunti da una denuncia penale e 82 sono attenzionati per condotta illecita di minore gravità. In totale, i coinvolti sono dunque 196. Dieci sono i funzionari. Tra gli indagati anche un vigile urbano. Per loro le accuse sono, a vario titolo, truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e falso in atto pubblico.

NON E' STATO ZOCCARATO A FAR PARTIRE LE INDAGINI - L'indagine non è partita da una denuncia dell'ex sindaco Maurizio Zoccarato. Lo rivela a Primocanale il procuratore capo di Imperia Giuseppe Geremia, che smentisce seccamente l'ipotesi circolata in queste ore. "Siamo dei piccoli centri - ha dichiarato al microfono di Roberto Basso - e alla fine sono le voci di quartiere, magari scandalizzate, che fanno girare le notizie. Se queste notizie trovane uomini come quelli che ci sono nella Guardia di Finanza, allora diventano uno spunto e si inzia una strada".

CISL: "CHI HA SBAGLIATO VA CONDANNATO" - “Le indagini devono fare il loro corso. Cittadini e lavoratori onesti sono le prime vittime di comportamenti scorretti. Una volta accertate le responsabilità, chi ha sbagliato va giustamente condannato ”, così Domenico Mafera, segretario generale della Cisl Fp Imperia Savona in merito all’inchiesta sul Comune di Sanremo. “Ma dov’erano i controlli?” ha detto ancora Mafera che ha rimarcato la “netta presa di distanze da parte di chi rappresenta i lavoratori onesti che si impegnano per la comunità e per il paese”.

BIANCHERI: "SAPEVO TUTTO DALL'INIZIO"  - "Ero al corrente del blitz ed ero al corrente di tutta l'indagine sin dal giorno del mio insediamento", ha dichiarato a Primocanale il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri. "Abbiamo collaborato anche con la Guardia di Finanza. Licenziamenti? Ci saranno decisioni pesanti. Dobbiamo aspettare per distinguere le varie posizioni. Valutiamo tutto con calma".