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Spezia poco concreto contro l'Avellino bestia nera
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Lo Spezia vuole riscattare la 'scoppola' di Cesena e in contemporanea 'vendicare' l'1-2 del maggio scorso, quando proprio qui al Picco l'Avellino interruppe inopinatamente la corsa degli aquilotti nei preliminari dei play-off. Una sconfitta, subita nei supplementari e per di più in superiorità numerica, che è ancora ferita fresca nei ricordi dei tifosi e della squadra.

Mister Bjelica ripropone il consueto 4-2-3-1 casalingo, con Martic a sostituire l'acciaccato Migliore e Milos spostato a sinistra della linea difensiva, mentre al centro Valentini rileva Postigo, squalificato. Sulla trequarti Catellani rientra dal primo minuto ad affiancare Situm e Kvrzic. Punta terminale Calaiò.

Dopo soli 3 minuti si ferma Juande per un colpo al naso ma rientra poco dopo le cure. Al 7' gol annullato al bianco verde Jidayi per fallo in attacco. Juande sfiora il gol su deviazione conseguente a corner, ma gli aquilotti viaggiano a corrente alternata. Catellani vicinissimo al gol al 18' con destro deviato miracolosamente dal portiere Frattali, ma occhio all'Avellino che si rende pericoloso quando riparte. La gara si vivacizza anche se i bianchi stentano a trovare la misura dell'ultimo passaggio. 25': cross di Milos per il colpo di testa a botta sicura di Calaio' ma Frattali ci mette ancora una pezza bella grossa. Lo Spezia stringe i tempi senza però trovare la zampata vincente che ora, per cifra di gioco, meriterebbe. Altra occasione al 37', quando Kvrzic aggancia la sfera in piena area piccola ma spedisce fuori a Frattali battuto. Al 40', a sorpresa, Jidayi gela il Picco inzuccando su calcio d'angolo e battendo Chichizola sul secondo palo: Avellino che passa al primo tiro in porta. La frazione si chiude con i campani (immeritatamente) in vantaggio e uno Spezia che deve imparare in fretta ad essere più concreto in avanti.

Ripresa: nell'Avellino fuori Insigne e dentro Chiosa. La squadra di Tesser si asserraglia ancora di più nella propria area di rigore e gli aquilotti faticano attivare spazi, pur attaccando con continuità. Bjelica corre ai ripari togliendo l'opaco Kvrzic per Nené. Ora lo Spezia gioca in pratica con 4 attaccanti ma di tiri in porta, nonostante l'assalto arrembante, non se ne vedono: ci prova Situm al 20' ma il destro è fiacco e centrale. La squadra di Bjelica rischia poco dopo su una punizione velenosa di Gavazzi che Chichizola sventa in tuffo. Il tecnico spezzino si gioca in attacco la carta Karim Rossi, che da' il cambio a un esausto Calaiò. Proprio il nuovo entrato, imbeccato da un errato retro passaggio, si sbrana letteralmente il pari al 28' davanti a Frattali. Pareggio che arriva al 33' per merito di Nené, abile a correggere di testa sotto misura una zuccata di Valentini su corner di Brezovec.

Dentro Acampora per Martic e Spezia che prova a mettere la freccia. 41': sterzata di Nene' per Catellani che in corsa di destro centra la traversa. Gli ultimi assalti all'arma bianca non producono effetti: lo Spezia evita una sconfitta-beffa, ma di certo un punto contro la penultima in classifica, sebbene conclamata bestia nera, non può soddisfare Terzi e compagni.