
Le firme serviranno a sostenere la proposta di legge con misure più severe e incisive contro le aziende che “utilizzano strumentalmente la forma giuridica della cooperazione” per perseguire attività estranee.
Per far giungere la proposta in Parlamento servivano 50 mila firme raccolte in tutta Italia. Il 30 ottobre si saprà se l'obiettivo è stato raggiunto. Ma quelle arrivate dalla Liguria rappresentano quasi un decimo del totale minimo richiesto. Un vero successo, se rapportato alle dimensioni della regione e alla sua popolazione.
"Lo sforzo delle nostre organizzazioni è stato massiccio – commentano i vertici dell’Alleanza della Cooperative in Liguria, Gianluigi Granero, Stefano Marastoni e Pietro Civello - Ma sin dai primi incontri ci siamo resi conto quanto questa iniziativa potesse contare su una straordinaria spinta dal basso. Era come se la gente aspettasse da tempo solo un luogo, un evento, per poter dare il proprio contributo a porre fine ad una situazione che sta mettendo in pericolo migliaia di cooperative oneste e centinaia di migliaia di lavoratori che svolgono regolarmente il loro lavoro”.
IL COMMENTO
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