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Alla vigilia del derby con l'Entella il tecnico attacca giornalisti e tifosi aquilotti
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"Non mi è piace l'ambiente che si sta creando, l'ambiente è imborghesito. Non siamo contenti quando pareggiamo con squadre come Modena e Avellino. Questo non mi piace. Siamo tutti responsabili a Spezia, noi con il nostro gioco, i giornalisti per quello che scrivono, i dirigenti per quello che dicono".

Nenad Bjelica esplode alla vigilia del derby con l'Entella. Le critiche lette e ascoltate dopo il pareggio di Modena non sono piaciute al tecnico dello Spezia. E in conferenza stampa va giù duro con chi ha avuto da ridire sulle sue scelte e con le prestazioni della squadra:

"Io non ho mai parlato di serie A come un obbligo. I tifosi devono sapere che ci sono tante squadre valide che aspirano alla serie A come lo Spezia Calcio. Serve umiltà. La serie A è un sogno, si deve capire che non è un obbligo. Sarà una strada lunga di umiltà e lavoro. Non è una passeggiata. La passeggiata la fai alla via marittima, non in serie B. Ci vuole tanto cuore per arrivare all'obiettivo. Non serve parlare, bisogna lavorare".

Paura dei tanti infortuni o della difesa chiavarese che non subisce gol da cinque giornate? Il mister diventa spavaldo: "Non mi fa paura niente. Abbiamo ragazzi validi che entreranno in campo per vincere. L'Entella è una squadra valida e forte, difensivamente quasi perfetta. Sarà una partita difficile, ma non abbiamo paura. Un cambio di modulo? Vedremo. Decideremo dopo l'ultimo allenamento".