cronaca

Martedì riunione del Cda e manifestazione dei lavoratori
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Il caso Fiera di Genova torna in primo piano. In occasione dell’inaugurazione di Abcd Orientamenti ci sarà una manifestazione dei lavoratori preoccupati per il loro futuro. “In un incontro la scorsa settimana in Confindustria - spiega Riccardo Serri della Uiltucs - ci hanno detto che le condizioni sono cambiate. La Fiera di Genova è alla frutta e oltre il 60% del personale è in esubero. Un disastro. A questo punto-prosegue Serri-serve che la politica si esprima. La Fiera di Genova, a differenza di altre fiere che sono pure in crisi, come quella di Parma, è in un’area che fa parte in modo integrante della città. E allora la politica dica cosa vuol fare di quell’area”

Serri, poi, aggiunge che "Il Comune di Genova è colpevole di non pagare quello che dovrebbe, anche perché le casse, probabilmente, non lo consentono
. C'è chi come i grilli se l'è cantata e suonata e oggi si rende conto che quello che diceva non è più come prima. Nessuno si senta escluso tranne i dipendenti: si sono ridotti lo stipendio, lavorato di più, hanno perso posti di lavoro. Di più non possono fare."

In mattinata è attesa anche la nuova riunione del Consiglio d’Amministrazione. Il presidente della Fiera, Ariel Dello Strologo, interpellato da Primocanale, non nega la difficoltà della situazione: “Siamo lavorando per trovare una soluzione che ci consenta di eliminare le criticità legate al disequilibrio tra costi e ricavi. Se non si trovasse è purtroppo naturale immaginare interventi che incidano sull’occupazione. La Fiera di Genova - aggiunge Dello Strologo - ha una perdita strutturale abbondante(per i sindacati ammonta a 2 milioni di euro l’anno n.d.r.) e non ci sono più le risorse per andare avanti così. Si sta cercando, anche in sinergia con la Porto Antico, risorse per consentire di proseguire l’attività e ovviamente svilupparla”.

E se si chiede a Dello Strologo di problemi contingenti, come le liquidità per pagare i creditori, risponde: “Si, il problema è generale. Questa società va ristrutturata in maniera profonda. Proviamo a farlo in un’ottica non liquidatoria cercando di parametrarla a quella che può essere la realtà del mercato e della nuova struttura societaria”.

C’è, poi, la vicenda del prestito chiesto a Bnl: “I contatti ci sono da tempo - spiega il presidente della Fiera - ma quelle che sembravano le condizioni di inizio anno sono diventate più complesse e per ora non ci sono spazi. Stiamo continuando a dialogare con Bnl, ma anche con altri istituti di credito e con i soci per ottenere almeno provvisoriamente, le risorse per strutturare il piano di recupero”.