cronaca

"Fondi pubblici? Non ce ne sono, ci penseranno i privati"
2 minuti e 18 secondi di lettura
Il Comune di Genova avanza di un altro passo sul progetto Blue Print. Per il sindaco Doria è necessario "firmare entro l'inizio del 2016 l'Accordo di programma tra Comune di Genova, Autorità portuale e Regione Liguria sulle aree della Fiera, in modo da far partire già nel 2016 qualche percorso di trasformazione del Blue Print dell'architetto Renzo Piano, il nuovo waterfront della città". 

Sul ricorso al Tar dei circoli nautici, il sindaco parla di "interessi particolari" e ricorda che "chi alza i muri" per questo motivo "sbaglia".

Il sindaco, poi, precisa che non ci sono fondi pubblici per i lavori. Dovranno pensarci i privati: "La trasformazione urbanistica avverrà con finanziamenti privati, non ci sono finanziamenti pubblici a fondo perduto - sottolinea Doria - Nelle aree di proprietà del Comune oggi non possiamo immaginare degli investimenti di trasformazione finanziati dal soggetto pubblico.

"Il Comune deve creare le condizioni per attrarre i privati lavorando sull'urbanistica e le destinazioni d'uso mista delle aree, non un monouso che non reggerebbe - evidenzia Doria - Come si riempiranno gli edifici del Blue Print lo decideranno coloro che avranno la capacità di metterci degli investimenti. Saranno i privati che dovranno avanzare dei progetti, c'è interesse per il Blue Print anche dall'estero".

"Se domani un Governo partecipato dal M5S deciderà di finanziare il Blue Print perché ha risolto magicamente gli equilibri della finanza pubblica italiana e darà 350 milioni di euro al Comune per trasformare il waterfront, il Blue Print potrebbe essere realizzato con fondi pubblici. Non è così adesso. Non ci sono i fondi. Non c'è nessun Governo che potrebbe darli".

RIPARAZIONI NAVALI - Dai lavori della commissione è emersa la possibile convivenza tra il Palasport e la darsena coperta nel disegno di Renzo Piano. "Non ho mai pensato che fosse bello eliminare la destinazione sportiva del Palasport - commenta Doria - Al Coni ho detto: presentate un progetto e dimostratene la fattibilità economica senza chiedere denaro al Comune. Attendo ancora di vedere il progetto. Qualora il Coni presentasse un progetto lo discuterei molto volentieri in consiglio comunale. Se un domani mi arriva un investitore che realizza la darsena coperta disegnata da Renzo Piano e dal mondo dello sport non arriva nessun progetto, io ho il dovere di sottoporre all'attenzione della città il progetto di un investitore".

TUNNEL SOTTO IL PORTO - Confermata anche la volontà di andare avanti con il progetto del tunnel subportuale: "Non è incompatibile nel suo percorso con le manovre della navi alla Stazione Marittima, è un'opera compatibile con la nostra idea di città: con un'alternativa valida alla strada Sopraelevata".