Politica

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Diciamo subito che da qui alle elezioni ne sentiremo e ne vedremo chissà quanti di questi sondaggi. Diciamo anche che solitamente vengono calibrati su un campione superiore alle 800 interviste e in questo caso siamo a 500. Ma è indubbio che, al di là della precisione, il sondaggio realizzato da Ekma, ritenuto uno istituto di ricerca molto attendibile, dà molti spunti di riflessione. Intanto i dati: se si votasse oggi Marta Vincenzi vincerebbe le elezioni del comune di Genova con uno scarto piuttosto ridotto. A lei andrebbe il 52% dei consensi, mentre a Enrico Musso il 48. Sorprendenti i dati relativi alle coalizioni. Quella di centrosinistra salirebbe al 55% (più di quanto raccolto dalla Vincenzi); quella di centrodestra al 45%, meno rispetto a quanto catalizzato da Musso. Entrambi i candidati preferiscono prendere questi numeri con le molle. Ma mentre la Vincenzi ci va cauta davvero, Musso non può che sottolineare la costante rimonta. “Da due mesi sono candidato –dice– e sino ad ora i sondaggi non hanno fatto che incrementare i miei risultati. Sono sempre stati in crescita. Segno che la partita è aperta”. Da Bruxelles l’avversaria sorride: “I sondaggi lasciano il tempo che trovano –dice a Primogiornale– Ma sono dell’idea che si debba lavorare come se la vittoria non fosse così certa”. Poi dal suo quartier generale genovese fanno sapere i risultati degli altri sondaggi degli ultimi giorni, Swg e Opimedia, che danno la Vincenzi tra il 56 e il 58% e Musso tra il 37 e il 42%.La battaglia dei numeri è solo all’inizio. (Davide Lentini)