
Sotto la supervisione dell'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone che ha seguito le attività spostandosi nei tre Comuni, la macchina della Protezione civile si è mossa coinvolgendo cittadini, famiglie, studenti, esercizi commerciali, automobilisti, pedoni. Le strutture operative comunali hanno graduato l'azione in funzione non solo dell'allerta regionale ma anche sulla base della storia di quel territorio, considerando le misure provenienti dai pluviometri e le segnalazioni dei volontari condivise attraverso il portale PrevenzioneComune.
All'esercitazione era presente anche una delegazione del Governo boliviano che ha scelto, come proprio modello, il sistema della Protezione civile italiana. "A questa esercitazione ne seguiranno altre - ha detto Giampedrone - tenendo conto che il sistema ha nei Comuni uno snodo fondamentale: cittadini e amministratori, consapevoli del proprio ruolo, che permettono alla Protezione Civile di passare da un'attività operativa sul territorio a uno stile di vita che ha come comune denominatore l'autoprotezione".
Con l'assessore Giampedrone erano presenti anche il vicepresidente della Fondazione Cima Luca Ferrraris, Enrico Pignone assessore all'ambiente della Città Metropolitana di Genova e i sindaci dei Comuni coinvolti Maria Luisa Biorci (Arenzano), Alberto Ferrando (Quiliano), Monica Giuliano (Vado Ligure).
IL COMMENTO
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