cronaca

Marante: "Lavori ripresi senza informare i sindacati"
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Le istituzioni "non si sottraggano alla propria responsabilità attivando immediatamente, come peraltro già richiesto, l'Osservatorio ambientale regionale in sede prefettizia" sui lavori nel Terzo Valico. Lo chiede Fabio Marante, segretario generale della Fillea Cgil di Genova in una nota commentando la ripresa dei lavori del Terzo Valico nel cantiere di Cravasco "ripresi senza alcuna informazione alle organizzazioni sindacali da parte delle istituzioni e dell'azienda". L'attività lavorativa nel cantiere di Cravasco "era sospesa fin dallo scorso luglio - scrive Marante - a causa della presenza di roccia amiantifera.

A riguardo, la Fillea Cgil ha sollevato la necessità che le Istituzioni locali intervenissero al fine di avere chiare informazioni rispetto alla salute ed alla sicurezza dei lavoratori e delle comunità locali, nonché l'effettiva copertura economica determinata dai maggiori costi relativi allo smaltimento di tale rifiuto. In particolare, fermi restando i principi di sostenibilità economica ed ambientale dell'opera, occorre registrare la persistente assenza di una struttura pubblica dedicata alla vigilanza quotidiana delle procedure ed allo smaltimento. Per un'opera come questa, assai complessa ed articolata su più cantieri in un territorio dalla forte presenza di sostanze nocive - conclude Marante - , dovrebbero essere garantiti rilevamenti quotidiani dell'aria e della roccia da un soggetto terzo e pubblico".