economia

L'ad Zampini chiede tempi rapidi: "Altrimenti abbiamo già alternative"
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 "L'area di Cornigliano è l'ideale per noi. Ma ci serve nel giro di un mese, al massimo entro metà gennaio, devo sapere se posso avere quell'assegnazione o meno". Giuseppe Zampini, amministratore delegato di Ansaldo Energia, gela tutti con un ultimatum sulle aree ex Ilva, già richieste dall'azienda, che vorrebbe espandersi lato mare per montare le nuove maxi turbine.

Una pressione che va ad aggiungersi a quelle espresse nelle scorse settimane dai parlamentari liguri. Oggi Zampini, che è anche presidente di Confindustria Genova, ne ha parlato a margine del convegno Top 500. Dopo l'accordo con Alstom che prevede nuove turbine più grandi di quelle attualmente in produzione, ad Ansaldo servirebbe costruire un altro capannone. E l'area di Cornigliano ex Ilva sarebbe l'ideale.

"Le istituzioni locali e centrali stanno dando una mano alla risoluzione del problema - ha aggiunto Zampini - però, come ho già spiegato al sindacato, noi chiediamo che l'assegnazione avvenga tramite un patto territoriale d'area perché i tempi di modifica dell'accordo di programma sull'Ilva di Cornigliano non sono compatibili con le nostre esigenze".

Nel frattempo Ansaldo Energia sta cercando anche soluzioni alternative: "Oggi arrivo da Roma quindi ho guardato tutto il territorio e arrivando da Roma si vedono la Toscana e la bassa Liguria", ha detto Zampini. Che ha però chiarito:se l'area non sarà a Genova non sarà nemmeno all' estero. "All'estero ho fatto una scelta di non andarci. Sono interessato a chiudere la mia partita che è la partita dell' azienda e del territorio. Completerei un percorso iniziato 14 anni fa", conclude