cronaca

E Arpal: "Analisi sono ad oggi risultate inferiori alle indicazioni cautelative"
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Sono stati completati lo scorso 28 novembre i primi due cicli di scavo nella finestra di Cravasco, concordati limitate a una fase sperimentale tra Cociv, Asl e Arpal al tavolo tecnico riunitosi pochi giorni prima. Scopo di questi cicli di scavo, che saranno in totale 15, è di valutare, calibrare ed ottimizzare il sistema impiantistico e le procedure operative previste e concordate per minimizzare il rischio amianto. Al termine di questi primi due cicli, si è ritenuto necessario, nell’ambito di questa fase di sperimentazione, effettuare una serie di regolazioni ed ottimizzazioni al sistema impiantistico presente, prima di riprendere nuovamente le attività di scavo. Tali regolazioni avranno la durata di alcuni giorni.

Nel frattempo, sono stati comunicati i risultati di alcuni campionamenti effettuati dagli ispettori Arpal il 27 e 30 novembre scorso presso la galleria di Cravasco. I risultati confermano che: "Tutte le analisi dei campionamenti di aria, in ambiente esterno al cantiere, sono ad oggi risultate inferiori alle indicazioni cautelative, stabilite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel valore di 1fibra/litro".

Nel mese di luglio scorso, l’attività di scavo nella galleria di Cravasco era stata sospesa dal Consorzio a seguito del ritrovamento di rocce amiantifere che portavano al superamento dei limiti della normativa per le terre e rocce di scavo e che imponevano, contestualmente, l’adozione di misure strutturali per la tutela dei lavoratori in ambiente di lavoro. A tale scopo era stato istituito appunto il tavolo tecnico permanente con Asl e Arpal (tuttora operativo) finalizzato allo studio delle misure da adottare più idonee al caso.