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Gli emiliani dominano al Ferraris (3-1)
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La Sampdoria affonda sotto i colpi del Sassuolo ed esce battuta e fischiata al Ferraris: finisce 3-1 e per Montella è la terza sconfitta su tre partite sulla panchina blucerchiata. 

I problemi sono diversi: carattere quasi nullo, squadra costruita evidentemente male, dove la difesa è un errore continuo, condizioni fisica approssimativa (il Sassuolo correva il doppio). E la costruzione della squadra rimanda alle scelte estive del Presidente Ferrero, di Romei, del Direttore Osti, sia per quanto riguarda l’allenatore che i giocatori. Allarme rosso in casa blucerchiata, perchè così facendo, Montella o non Montella, si rischia grosso. L’allenatore ha tutto il diritto di chiedere rinforzi a gennaio anche se la situazione economica sarà da valutare con attenzione.

Montella prova a giocarsi la carta del 3-4-2-1 con Cassano "falso nueve", Lazaros a destra, Cassani in difesa. Scelta che, a fine gara, risulterà sciagurata. La retroguardia blucerchiata è qualcosa da brividi e, dopo aver concesso un palo di testa a Laribi, subisce, sull'angolo successivo, è l'8' minuto, il gol dell'1-0 di Acerbi. Cassano non si accende mai, la squadra è in preda alla paura, sbaglia passaggi elementari e la difesa balla tipo nave in mezzo al mare agitato. Politano due volte e Pellegrini vanno al tiro con irrisoria facilità, poi, al 27' ancora la difesa lascia Floccari libero per il 2-0. E l'ex attaccante del Genoa potrebbe fare 3 al 27' quando solo un miracolo di Viviano impedisce all'attaccante emiliano di segnare. 

Il Ferraris mormora, e non potrebbe essere altrimenti ma il gelo che cala al 39' quando Pellegrini raccoglie la respinta di Viviano e fa 3-0 è difficile da descrivere. La Sampdoria, per 40 minuti, non è esistita.

Due sussulti Samp a fine tempo, prima sull'asse Cassano-Eder poi con Regini non bastano. Il primo tempo è qualcosa da museo degli orrori e il pubblico lo certifica con i fischi.

Nella ripresa la recita è quasi inutile. A tratti la Samp sembra provarci ma il Sassuolo si difende con ordine e quando riparte fa paura. L'impalpabile Fernando lascia il posto a Palombo, Lazaros a Carbonero ma solo Soriano, fino a che non si spegne, tenta qualcosa. La squadra di Di Francesco è invece pericolosa ogni volta che affonda, come con un colpo di testa di Floccari che finisce alto. Quasi allo scadere arriva il gol della bandiera, con un colpo di testa a campanile di Zukanovic che beffa Consigli. Ma non serve a niente così come, anche questa sera, a poco è servito un Cassano spesso fermo e decisamente di poco aiuto, anche in fase di ripiegamento, alla squadra.
 
A fine fara Montella invita i suoi giocatori ad andare sotto la Gradinata Sud e a prendersi i fischi dei tifosi. C'è anche una sua responsabilità, legata a un tentativo forse velleitario di cambiare modulo, in questo ko ma soprattutto c'è la preoccupazione per un nave che sta sbandando paurosamente e che ora vede la zona calda li a un passo.