
Pandev fin qui, ora avrà la grande occasione col Bologna, ha fallito tanto che si parla già di fine corsa. Eppure il suo nome pareva una certezza in grado di rappresentare piu’ di una alternativa a Pavoletti. Invece dopo il flop al Galatasaray, ecco il non pervenuto in rossoblu’.
Poi c’è Capel. Anche lui ha un biglietto da visita eccellente, ma in campo quando ha giocato non ha certo lasciato il segno. Bene col Milan, poi come se non bastasse gli infortuni e così i primi mesi dello spagnolo sono stati un agonia per tutti. Ma c’è di piu’.
Diogo Figueiras appare da compitino, potrebbe pero’ avere margini di crescita, Tino Costa si sbatte ma i tifosi e lo stesso Preziosi si aspettano molto di piu’, in difesa De Maio è l’ombra del giocatore della passata stagione. E’ vero, la pubalgia è una iattura ma non pu’ esser solo quello il motivo delle amnesie emotive. Troppe voci di mercato? Lo stesso Perotti che parte sempre dalla sufficienza per la sua tecnica eccellente, deve ora avere la personalità per prendere per mano questa squadra e portarla via di lì. Per uno valutato dieci milioni di euro senza segnare gol è lecito attendersi una svolta decisiva. Insomma se Burdisso, Izzo, Laxalt, Rincon e Pavoletti (sciagurata reazione a parte) stanno andando benone è anche giusto accendere i riflettori su cio’ che proprio sbiadisce i colori del Gasp. In quanto al tecnico deve sentire la fiducia di tutti, è fatto così. E’ lì che rende di piu’. Quindi per scacciare la crisi cari ragazzi sveglia, lo stipendio arriva regolarmente.
IL COMMENTO
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