
Non si può dire che la gara non abbia regalato emozioni. Dopo un primo tempo squallido, degno delle categorie cadette, il Genoa ha espresso un crescendo di nervi e disperazione, senza però mai recuperare quella lucidità che poteva consentirgli di risollevare il risultato. Finisce 1-2 con gol di Marras all’inizio della ripresa, la rete di Pavoletti nei minuti di recupero a riaccendere le speranze e lo schiaffo gelido di Bocalon al 9’ del secondo supplementare.
Gasperini si affida al 3-5-2 con Pavoletti e Pandev in avanti. Niente Perotti dal primo, spazio a Lamanna tra i pali, Izzo in difesa e Tachtsidis in mezzo al centrocampo. Entrambe le squadre attaccano, ma il livello del gioco è mediocre. Il Genoa soffre tantissimo in difesa e non riesce mai a trovare lo spazio giusto per superare un superlativo Vannucchi. Per Pandev è l’ennesima serata no, la coppia con Pavoletti non funziona. Funziona, invece, la strategia di off-side adottata dalla difesa grigia, col numero 19 rossoblù che totalizza un ammontare record di stop per fuorigioco. Gasperini improvvisa una difesa a quattro per mettere una pezza agli assalti alessandrini. Il primo tempo lascia molto perplessi.
Ma i dubbi iniziano a svanire in principio di ripresa. Al 46’ l’Alessandria penetra nelle deboli maglie difensive rossoblù e manda a segno Marras, genovese e genoano, che non si fa problemi ad esultare. Su Marassi cala lo spettro di un’eliminazione ingloriosa e indecorosa. Gasperini tenta di reagire e butta nella mischia Gakpè e Perotti richiamando Izzo e il flop Pandev. Si cambia ancora modulo. Al 68’ Pavoletti si divora un gol, poi torna a collezionare i fuorigioco. Perotti cerca di fare il Perotti e dà una mano a costruire palle gol. Il Genoa va all’arma bianca e spinge alla bell’e meglio. Vannucchi si mette in mostra più volte. Gasperini manda in campo il fresco Lazovic. Alla fine, nel secondo minuto di recupero, un guizzo di Pavoletti riapre un barlume: sugli sviluppi di una punizione il centravanti rossoblù mette in rete.
Ai supplementari vince anzitutto l’acido lattico, ma il Genoa sembra voler provare a spuntarla. Lazovic ci crede più degli altri e sfiora il gol. Ma l’imperdonabile lo commette Gakpè, in solitaria su un lancio arrivato da punizione battuta velocemente e incapace di concludere senza farsi sporcare il tiro da Vannucchi. Palla dal dischetto di centrocampo per l’ultima volta, l’Alessandria è in dieci per un infortunio subito a sostituzioni esaurite, ma gli uomini di Gregucci corrono di più e alla fine hanno la meglio: Bocalon, entrato nei secondi 45’, raggela il Ferraris. Ultimo assalto genoano inutile, Lazovic fallisce un gol già fatto, addio Coppa Italia.
Si spengono le luci sul Genoa di Gian Piero Gasperini. Il tecnico rossoblù finirà sul banco degli imputati, ma resta aperto il dubbio se l’autocritica non debba venire piuttosto dalla società. Al pubblico – e, soprattutto, ai risultati – il compito di rispondere alle tante domande che attanagliano il Genoa in questa stagione da raddrizzare.
Intanto, a fine gara, la società ha decretato il silenzio stampa: dunque niente dichiarazioni da parte di Gasperini e dei giocatori in un momento molto delicato della stagione.
IL COMMENTO
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso
Che brutta quella piazza cerniera che doveva salvare il centro storico